Beneficenza

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un poco di storia.
Le società di mutuo soccorso (ted. Hilfskassen, Unterstützungsfonds, franc. sociétés de secours mutuels, sociétés d’entraide o mutuelles) costituirono, prima dell’elaborazione di un’autentica politica sociale nel XX sec., una forma di previdenza volontaria e collettiva. In assenza di casse pubbliche che coprissero la perdita di guadagno in caso di malattia, infortunio o disoccupazione, offrivano assistenza (Assistenza pubblica ) ai loro associati in cambio del pagamento di quote, come le Corporazioni durante l’ancien régime. Dalle società di mutuo soccorso ebbero origine più tardi le Assicurazioni sociali.
In Svizzera comparvero nel XVI sec.; la più antica del paese di Vaud era quella di Yverdon, creata nel 1779. Il numero di società mutuo soccorso aumentò considerevolmente dal 1830, in modo particolare nel ventennio 1860-80.
Il loro sviluppo era direttamente legato all’Industrializzazione del Paese. Il mutuo soccorso, basato sui principi della solidarietà, dell’indipendenza e della fraternità, consentì di far fronte alle conseguenze, agli eccessi e abusi del capitalismo.
Con lo sviluppo economico, la fabbrica subentrò alla bottega e si verificò un esodo rurale che portò alla formazione di un proletariato attorno ai centri urbani. L’operaio di fabbrica, spesso sradicato dal contesto sociale di origine, poteva contare solo su se stesso.
La solidarietà si manifestò attraverso la creazione di società di mutuo soccorso fra i lavoratori provenienti dalla medesima regione; talvolta le casse erano aperte a tutti, (come nel caso delle società Unione, attiva a Ginevra dal decennio 1830-40, e Corcordia, creata a Cormoret nel 1868), talvolta riunivano esponenti della stessa professione (come quella dei sarti e calzolai di Ginevra nel 1836) o che avevano origini comuni (Neocastellani, poi Francesi, Italiani, Savoiardi, e Ginevrini negli anni 1830-40 e Ticinesi emigrati nel Giura bernese all’inizio del XX sec.). Le casse di fabbrica furono invece create dai datori di lavoro che spesso imponevano l’obbligo di affiliazione e trattenevano i premi dai salari, investendoli nuovamente nell’azienda. Altre società di mutuo soccorso di categoria dipendevano dai sindacati o erano autogestite.
Queste due mutuo soccorso fra gli orologiai. Alcune casse infine erano legate alla Chiesa, come quelle protestanti. del canton Berna o del canton Zurigo, fondate nel 1843.
La maggior parte delle società di mutuo soccorso offriva sostegno ai propri membri in caso di malattia, decesso, vecchiaia, invalidità o disoccupazione e, talvolta, garantiva rendite a vedove o orfani.
Nel 1830 gli insegnanti della riviera vodese crearono una delle prime società. di mutuo soccorso con funzione di cassa pensione.
Prima dell’intervento dello Stato queste società costituivano quindi un vero e proprio sistema di previdenza sociale. Nel contempo si ponevano l’obiettivo di moralizzare ed educare la popolazione operaia.
Per un lungo periodo il numero delle società di mutuo soccorso rimase piuttosto contenuto, come attesta l’esempio del Paese di Vaud: il cantone ne contava 12 nel 1838, 11 nel 1865 (4930 membri), 22 nel 1879 (11’327) e 65 nel 1903 (18’281). Nel resto della Svizzera le società. di mutuo soccorso si diffusero in genere secondo questo modello, ma con forti differenze regionali. Il loro sviluppo fu notevole in alcuni cantoni (Berna, Soletta, Glarona, Argovia, Vaud e Ticino) e città (Zurigo, Basilea, Berna o San Gallo). Il fenomeno interessò in particolare la popolazione delle zone industriali e urbane, decisamente più impegnata di quella delle regioni rurali. Nel 1865 uno Svizzero su 40, ossia solo 63.000 persone, faceva parte di una società di mutuo soccorso, mentre la proporzione era di uno a tre in Inghilterra. Ma nel 1880 in Svizzera il numero di membri era salito a 209.920, equivalenti a 1 abitante su 13. Le casse malati erano molto diffuse nelle città e nelle regioni industriali, in particolare nei cantoni Zurigo, Berna e San Gallo. Sull’esempio della Concordia di Cormoret, alcune offrivano assistenza in caso di malattia e coprivano le spese dei funerali. Soltanto poche prevedevano rendite per il pensionamento, per le vedove o gli orfani. Dal decennio 1880-90 alcune società di mutuo soccorso cominciarono anche a introdurre assicurazioni sulla vita, ponendosi quindi in concorrenza con le società per azioni, da cui si differenziavano fondamentalmente per lo spirito, il funzionamento e gli scopi. Contrariamente alle società ripartizione di perdite e profitti senza intervenire direttamente nella gestione. La gestione delle società di mutuo soccorso, spesso affidata a persone con scarse conoscenze in campo attuariale, divenne problematica.
Hermann Kinkelin, professore di matematica, nel 1887 pubblicò un rapporto inquietante sulle condizioni in cui versavano nel 1880 le società svizzere di mutuo soccorso. Secondo l’esperto, l’ignoranza delle regole matematiche nel calcolo dei premi e la mancanza di rigore nella gestione erano rischiose. C’era ragione di temere che gli assicurati venissero delusi nelle loro aspettative. Kinkelin sottolineava il pericolo che correvano le società., ad esempio esigendo premi troppo bassi rispetto alle somme promesse in caso di decesso o malattia, impegni che rischiavano di non poter onorare a lungo termine. Le autorità pubbliche reagirono piuttosto rapidamente. Nel 1890 la Costituzione federale fu completata dall’articolo 34 , che prevedeva la creazione di un’Assicurazione malattia e di un’Assicurazione contro gli infortuni che la Confederazione poteva rendere obbligatorie. Le società di mutuo soccorso reagirono a questa eventualità cercando di far fronte comune. L’ultimo decennio del XIX sec. segnò l’arresto dello sviluppo delle società di mutuo soccorso, di cui erano state messe a nudo le debolezze nel funzionamento e nella gestione. Nel 1900 fu respinto un progetto di legge a favore dell’introduzione sul piano nazionale di un’assicurazione obbligatoria contro le malattie e gli infortuni (Lex Forrer).
Ma nel 1912, nonostante il referendum lanciato dagli ambienti padronali, il popolo adottò la regolamentazione del 1911. Le società di mutuo soccorso furono costrette a conformarsi alle rigide prescrizioni federali per poter beneficiare di sussidi. Questo cambiamento inaugurò una nuova era del mutuo soccorso in Svizzera: le società furono sottoposte al controllo dello Stato, il cui ruolo acquisiva crescente importanza, e si trasformarono in compagnie di assicurazione. Con l’istituzione dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) e dell’Assicurazione contro l’invalidità bis.
Il loro numero diminuì considerevolmente dopo la fine della prima guerra mondiale. Quelle ancora oggi esistenti sono profondamente cambiate sotto la pressione della Confederazione e della concorrenza delle compagnie assicurative, dalle quali si differenziano praticamente soltanto per il nome e la tendenza a privilegiare i membri piuttosto che gli azionisti. Una certa continuità e una volontà di rinnovamento è però attestata dalla fondazione del Groupe Mutuel nel 1993. Questa organizzazione. senza scopo di lucro, attiva inizialmente soprattutto nella Svizzera romanda, nel 2003 riuniva 17 casse malati (otto nel 1993) e due fondazioni di previdenza professionale (rendite pensionistiche, indennità giornaliere e in caso di infortunio), corrispondenti a quasi 7000 imprese.

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aiuto sociale della Confederazione agli svizzeri all’estero

 
Horn Concerto no. 1 in D major, K. 412, 514 – I. Allegro (horn, violin, cello, and piano arr.)
Robert G. Patterson

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