foto di Alessandro Liscifoto di Alessandro Lisci
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E’ stata inaugurata a Roma, presso la Pinacoteca ed il Cortile delle Carrozze dei Musei Vaticani, la mostra fotografica “the life of a Swiss Guard. A private view”, dedicata al Corpo della Guardia Svizzera Pontificia.

foto di Alessandro Lisci
foto di Alessandro Lisci

Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani ed il colonnello Christoph Graf, comandante della Guardia svizzera pontificia, hanno presentato la storia del glorioso corpo armato della Guardia svizzera pontificia – che dal 1506 si pone al servizio del Santo Padre, attraverso ottantasei scatti in bianco/nero e colore realizzati dal fotografo Fabio Mantegna e l’esposizione di divise ed oggetti che documentano il suo lungo impegno.

“Non potevano che essere i Musei Vaticani ad ospitare una mostra che presenti il glorioso corpo della Guardia svizzera pontificia – afferma Antonio Paolucci – Gli scatti artistici di Fabio Mantegna raccontano una storia nobile e antica, ma anche la bella giovinezza di un gruppo di ragazzi al servizio del Papa di Roma, orgogliosi e onorati del ruolo che rappresentano e del servizio al quale sono chiamati: il senso del dovere e l’umanità d’accenti si mescolano ai sogni, all’entusiasmo e alla speranze che hanno tutti i ragazzi del mondo a vent’anni”.

“Essere Guardia svizzera è una vocazione – dichiara il col. Christoph Graf – Occorrono fede e profonda convinzione per svolgere questo impegno straordinario e nobile. Giorno e notte siamo vicini al Santo Padre e cerchiamo, attraverso il nostro servizio, di garantirgli la tranquillità e la sicurezza di cui ha bisogno per svolgere il suo ministero di Successore di Pietro”.

Adoperando al meglio la possibilità di un accesso privilegiato al mondo privato dell’esercito “più piccolo del mondo” Mantegna ha saputo fissare con semplicità e originalità alcuni dei momenti meno formali della vita dei giovani che si celano dietro l’uniforme del glorioso corpo armato.

Le immagini sono accompagnate da interventi con i commenti e le riflessioni delle stesse Guardie svizzere sul proprio lavoro e sulla propria esperienza, rivelando punti di vista e sguardi su un mondo poco conosciuto e permettendo una loro conoscenza più intima e profonda che travalica la consueta percezione pubblica: una visione rara e non comune del particolare gruppo di uomini che da oltre 500 anni sceglie di servire in un modo unico la Chiesa.

Realizzata grazie alla disponibilità del Capitolo della California dei Patrons of the Arts dei Musei Vaticani e curata da Romina Cometti dell’Ufficio Patrons of the Arts diretto da P. Mark Haydu, la mostra rimarrà aperta al pubblico dal 2 aprile al 12 giugno 2016 e sarà accessibile gratuitamente essendo compresa nel percorso ordinario di visita, secondo i consueti orari di apertura e chiusura dei Musei Vaticani.