Giuramento Guardie Svizzere 6 Maggio 2014 ore 10.00 foto di Alessandro Lisci
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Giuramento Guardie Svizzere  foto di Alessandro Lisci
Giuramento Guardie Svizzere
foto di Alessandro Lisci

“Ich schwöre, treu, redlich und ehrenhaft zu dienen, dem regierenden Papst Francesco und seinem rechtmässigen Nachfolger; und mich mit ganzer Kraft für sie einzusetzen, bereit, wenn es erheischt sein sollte, selbst mein Leben für sie hinzugeben. Ich übernehme dieselbe Verpflichtung gegenüber dem Heiligen Kollegium der Kardinäle während der Sedis-Vakanz des Apostolischen Stuhles. Ich verspreche überdies dem Herrn Kommandanten und meinen übrigen Vorgesetzten Achtung, Treue und Gehorsam. Ich schwöre, all das zu beobachten, was die Ehre meines Standes von mir verlangt” con queste parole, ogni neo Guardia, nella propria lingua madre assolve durante la Cerimonia del 6 maggio il Giuramento Solenne, supremo Atto di fedeltà al Papa che viene reso davanti ad Autorità ecclesiastiche, Civili, Militari ed ai propri familiari.

Un evento che lega profondamente la storia della Chiesa e la storia della Svizzera, in particolare della Guardia: nel 1527 fu una data di morte, oggi è una data di vita.

In memoria del Sacrificio delle 147 Guardie trucidate nel 1527 per la difesa di Papa Clemente VII dall’assalto dei lanzichenecchi di Carlo V durante il “Sacco di Roma”, il 6 maggio si svolge la solenne Cerimonia del Giuramento delle nuove reclute del più piccolo esercito del mondo, istituito nel 1506 da Papa Giulio II, in commemorazione dei soldati caduti durante il Sacco di Roma nel 1527.

Al giuramento assistono sempre rappresentanti della politica svizzera, dell’esercito e delle comunità religiose ed il Cantone ospite di quest’anno, Glarona.

Presenzierà al giuramento della Guardia Svizzera Pontificia, il presidente della Confederazione Johann N. Schneider-Ammann che in seguito incontrerà le nuove guardie ed i loro parenti. Parteciperanno anche la presidente del Consiglio nazionale Christa Markwalder ed il suo omologo del Consiglio degli Stati Raphaël Comte.

Il presidente della Confederazione Schneider-Ammann incontrerà il Pontefice Papa Francesco e l’arcivescovo Paul R. Gallagher, ministro degli affari esteri, sabato 7 maggio. Sull’agenda dei colloqui ufficiali vi sono, fra l’altro, la questione della migrazione verso l’Europa, la ricerca della pace in Medio Oriente e la prevenzione dell’estremismo violento. Si parlerà anche delle relazioni bilaterali fra la Svizzera e la Santa Sede e della situazione della Chiesa cattolica romana e delle altre religioni in Svizzera. Anche la presidente del Consiglio nazionale Christa Markwalder farà parte della delegazione svizzera che incontrerà sabato il Santo Padre.