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Nella giornata di chiusura della COP 24 di Katowice (Polonia), il 13 dicembre 2018, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha ufficializzato, attraverso un messaggio sul social media Twitter, la candidatura dell’Italia ad ospitare la conferenza Onu per il clima (COP26) per il 2020.

Il ministro ha scritto: “È ufficiale: l’Italia si candiderà per ospitare la COP26. Insieme al premier Giuseppe Conte abbiamo deciso di formalizzare la candidatura”.

La candidatura dell’Italia era stata lanciata nei giorni scorsi dall’ex ministro dell’Ambiente e presidente della Fondazione Univerde, Alfonso Pecoraro Scanio, attraverso una petizione online che ha portato alla raccolta, in meno di una settimana, di circa 90.000 adesioni che sono state consegnate al ministro Costa.

Firme che chiedevano “al governo italiano di impegnarsi a sostenere con forza la candidatura dell’Italia quale Paese ospitante della COP26 nel 2020 rafforzando le proposte già avanzate in tal senso sia a livello centrale che presso le Istituzioni locali”.

Perché, come scritto nella petizione: “La COP 26 del 2020 potrebbe essere davvero una delle ultime occasioni per decidere misure efficaci e misurabili per contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi centigradi e scongiurare conseguenze gravissime. L’Italia può raccogliere la leadership in tale battaglia con un suo contributo importante concreto insieme all’Unione europea.”

Contenere il riscaldamento del Pianeta è fondamentale per la sopravvivenza; come scrive il ministro Costa nel suo discorso alla COP24: “Le evidenze scientifiche e la realtà intorno a noi ci impongono di affrontare con la massima disponibilità e urgenza il surriscaldamento globale, assicurandoci di dare seguito agli impegni di Parigi perché per noi, Paese Italia, l’Accordo di Parigi è un riferimento ma anche un punto di partenza per un’ambizione sempre più alta”.

Anche la Gran Bretagna ha ufficializzato, tramite la ministra dell’Energia e della crescita pulita Claire Perry, la propria candidatura per il summit del 2020.

Photo: Pixabay.com