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il prossimo 21 agosto 2013 su Rai Storia verrà trasmesso il documentario di 30’ “Uno sguardo su Paolo Portoghesi” di Salvatore Liberti. La programmazione dei documentari “Uno sguardo su Paolo Portoghesi” e quello sugli urbanisti degli anni ‘70, è prevista a partire dalle 16:29 del 21 agosto e dalle 00:35, 04:49 e 09:00 del 22 agosto.

Il documentario è una versione breve dell’originale “Riflessi dell’anima – Paolo Portoghesi”, durata di 56’, selezionato come Opera in Concorso ad “Imaginaria Film Festival 2012”, Categoria Doc Spazio Italia, in Anteprima Regionale.

L’idea del documentario era nata pensando ad un breve audiovisivo che poi è divenuto via via più ampio ed approfondito fino a raggiungere la durata di 56’, grazie sopratutto alla generosa paziente adesione del Professore che aveva gradita l’impostazione del lavoro, ed alla passione per l’architettura del cast che aveva prestata la sua collaborazione malgrado non vi fosse alcuna risorsa economica disponibile.

(2) Calcata – Backstage nel giardino di Casa Portoghesi-Massobrio

Circa due anni fa, in occasione degli 80 anni del Prof. Paolo Portoghesi, un gruppo di amici si è riunito per promuovere il progetto di Salvatore Liberti, cittadino svizzero ed italiano, Presidente della Associazione Artifiction, per la realizzazione di un documentario sulla figura del maestro. Per tanti aspetti la figura di Paolo Portoghesi è legata all’opera del grande Architetto Svizzero Francesco Borromini, sul quale il Portoghesi è stato autore di innumerevoli testi ed articoli fondamentali, pubblicati in tutto il mondo in diverse lingue.

Nei documentari viene dato rilievo al suo lavoro storico-critico svolto sul Borromini, sia con immagini e riprese di alcune delle sue opere, sia con l’ampio racconto che Portoghesi fa dell’ispirazione creativa che ha segnato il suo stesso lavoro di Architetto.

Il legame con la Svizzero lo ricordiamo anche per il disegno che il Portoghesi aveva a suo tempo prodotto per la banconota da 100 Franchi Svizzeri dedicata al Borromini che restò in corso fino alla fine del 2007.

Ancora lo scorso aprile 2013 Paolo Portoghesi ha tenuto presso l’Auditorium di Roma una conferenza sul grande architetto bissonese, per testimoniare la sua costante dedizione alla divulgazione dell’opera del Borromini.

(6) Paolo Portoghesi – Francesco Borromini, Electa Edizioni

Paolo Portoghesi, architetto, è un progettista di rilievo internazionale, una figura centrale del dibattito sull’Architettura italiana, uno storico ed un teorico della disciplina.
I documentari, realizzati con l’intento di divulgarne il pensiero, illustrano la sua poetica, le sue ispirazioni e le sue aspirazioni artistiche ed intellettuali, attraverso le immagini e le riprese, spesso sorprendenti, dei suoi luoghi e di diverse tra le sue opere, ed un commento vocale costituito soltanto dalle sue stesse parole: quelle di alcune sue comunicazioni raccolte recentemente e quelle tratte da suoi testi, lette dalla speaker.
Gli audiovisivi descrivono quelli che il titolo del luogo indica come “riflessi dell’anima”: le suggestioni intellettuali e poetiche e le istanze etiche, con i relativi esiti artistico/architettonici.
Di questi sono illustrate anche le ultime importanti realizzazioni (la Torre dell’Angelo di Padova, la Moschea di Strasburgo, la sistemazione di Piazza San Silvestro a Roma).
Ne risulta la descrizione di un percorso intellettuale che mostra le ragioni di una connessione forte tra natura, storia, architettura ed utopia, perseguita con coerenza sia attraverso i progetti che i contributi storico critici.
Portoghesi giunge infine a dare al suo esplicito monito sul futuro del pianeta la possibilità di un esito di speranza, anche attraverso l’architettura e la sua auspicata capacità di lavorare per migliorare la vita degli uomini recuperando le ambizioni ideali poste dal movimento moderno.

(10) Roma – Piazza San Silvestro, rendering di progetto

Il documentario, sin dall’inizio del lavoro che, per diversi motivi, è stato un tipico work in progress, non nutriva intenti strettamente biografici o la pretesa di compilare alcun elenco cronologico di opere, né quella di confrontare i punti di vista che hanno animato il dibattito sull’architettura a cavallo del millennio e dei quali il Professor Portoghesi ha costituito da protagonista uno tra i vari poli vivacemente contrapposti.
La scelta di utilizzare per il parlato soltanto le sue comunicazioni ed i suoi scritti pregressi, evitando commenti “esterni” di ogni genere, va appunto in tale direzione.
Naturalmente quanto più si fosse voluto perseguire una acriticità o una obbiettività da semplice “osservatore” tanto meno si sarebbe riusciti ad ottenere una efficacia comunicativa, non meramente didascalica, che invece la tipologia del nostro documentario espressamente richiedeva per i suoi scopi divulgativi.
In questo senso quindi le scelte narrative e quelle relative alle sottolineature del commento musicale hanno “preso parte”, indirizzandosi a comporre un insieme che potesse esaltare le valenze estetiche e al contempo fosse coerente e “consumabile” da una utenza eterogenea, ipotizzata interessata ma non necessariamente informata sulla disciplina e/o capace di leggere esaurientemente i segni dell’architettura.

(16) Strasburgo – Moschea

Infatti, se da una parte si richiedeva che si moderassero eventuali complicazioni di tipo “linguistico-filmico” che avrebbero potuto sopraffare la chiarezza della narrazione di una materia comunque non intelligibile in maniera immediata, dall’altra si richiedeva una partecipazione emotiva nel maneggiare dei materiali di tipo prettamente estetico e con essa quindi una forte disposizione a comunicare “poeticamente”.

In generale si è perseguita poi, più o meno consciamente, una sintonia con l’attitudine dell’Architetto Portoghesi ad insegnare e quindi con la sua intenzionalità, a noi dichiarata, ad una chiarezza basata su una relativa semplicità espositiva, fondamentale ma sempre calibrata contro il rischio di produrre inaccettabili volgarizzazioni.

Cast
Regia – Salvatore Liberti e Xavier Plágaro Mussard
Voce – Valentina Tomada
Musiche originali – Carlo De Filippo e Gianpiero Timbro
Fotografia, sonoro e montaggio – Xavier Plágaro Mussard
Organizzazione e produzione – Salvatore Liberti
Collaborazione generale – Lavinia Liberti e Raffaella Barbieri

Il documentario è stato realizzato dall’Associazione Artifiction, della quale Liberti è il Presidente, con l’importante ausilio del Socio Giustino Pennino.

Il documentario è stato presentato in un incontro presso “La Casa dell’Architettura in Roma” il 4 dicembre 2012.