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siria acquaSono 850 i visti d’entrata in Svizzera rilasciati ai cittadini siriani che hanno parenti in Svizzera e che hanno beneficiato dal 4 settembre al 15 ottobre di un visto agevolato di visita. Questo il primo bilancio dall’entrata in vigore della nuova regola del 4 settembre 2013, a fronte della guerra civile in Siria. In base a tali dati sembra valida l’ipotesi che la maggior parte dei beneficiari non entrerà immediatamente in Svizzera ma attenderà l’evolversi della situazione in Siria. Il soggiorno in Svizzera è temporaneo. Le persone entrate in virtù delle agevolazioni potranno essere ammesse a titolo provvisorio fino alla normalizzazione della situazione in Siria.
Tale provvedimento, resosi necessario a fronte della situazione drammatica in Siria, era stato deciso dal capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), Simonetta Sommaruga, per i cittadini siriani che hanno vincoli con la Svizzera. Infatti la richiesta vine effettuata dai cittadini siriani residenti in Svizzera che richiedono il visto d’entrata secondo una procedura celere e semplificata. La procedura agevolata aveva preso il via per determinati gruppi di cittadini siriani già nel luglio dello scorso anno. Da una valutazione svolta nella primavera 2013 era tuttavia emerso che soltanto un numero molto esiguo di persone poteva usufruire di tali agevolazioni.

In una nota del Consiglio Federale si precisa che la Svizzera è pronta ad accogliere gruppi di rifugiati. Berna informa che la decisione avvenuta su impulso del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) rientra nell’ambito di un progetto pilota triennale a favore di 500 rifugiati particolarmente vulnerabili. Alla luce della situazione disastrosa in Siria, la Svizzera è pronta ad accogliere un gruppo di rifugiati proveniente da questa regione. D’intesa con i Cantoni verrà elaborato un programma d’integrazione che tenga conto delle esigenze specifiche dei rifugiati.

L’azione umanitaria riprende una tradizione che la Svizzera dal 1950 aveva regolarmente attuato con la partecipazione a programmi di reinsediamento dell’UNHCR, accogliendo gruppi di rifugiati particolarmente bisognosi di protezione. Per ragioni di politica finanziaria, nel 2005 le Camere federali avevano tuttavia deciso di non accogliere più grandi gruppi di rifugiati. Per questo negli ultimi anni la Svizzera aveva accolto soltanto in singoli casi, su domanda dell’UNHCR e nella sfera di competenza del DFGP, piccoli gruppi o famiglie di rifugiati. L’ultimo di questi gruppi, 37 cittadini iracheni e palestinesi provenienti dall’Iraq e fuggiti dalla guerra civile in Siria, era giunto in Svizzera in marzo 2013.