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Tra le principali insidie connesse alla navigazione dei minori in Internet sono, senza dubbio, la pedofilia e la pornografia, ma anche la violenza e il razzismo, alle quali si associano, però, altri fenomeni meno pericolosi ma comunque preoccupanti, come le truffe perpetrate a mezzo Internet.
Sulla base dell’analisi dei comportamenti tenuti dai soggetti malintenzionati, gli esperti e, in particolare, la Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno individuato una serie di regole da adottare per evitare spiacevoli conseguenze per i più piccoli.
famiglia minori computer 4
Queste regole passano, principalmente, attraverso una presa di coscienza da parte dei genitori e degli insegnati del fatto che è necessario educare i minori ad un uso più consapevole e sicuro di Internet:
• Quando navigano in Internet non devono mai comunicare a nessuno, senza il consenso dei genitori, i propri dati, il proprio indirizzo di casa, il numero di telefono, l’indirizzo della scuola che frequentano, le proprie password (neanche agli amici e compagni di scuola);
• Non devono mai prendere appuntamento con persone conosciute in Internet, anche se dicono di essere loro coetanei, senza avere il permesso dei loro genitori che, in ogni caso dovranno essere sempre presenti all’incontro;
• Se frequentano chat-room, newsgroup, blog e community o usano servizi di instant messaging o di file sharing (peer to peer P2P, per la condivisione di file tra pc) e qualcuno dice o invia loro qualcosa di strano o preoccupante, ne devono parlare, appena possibile, con i genitori e, se del caso, avvertire l’amministratore del sito, che potrà eventualmente escludere l’”utente indesiderato;
• Non devono mai usare linguaggi (o nickname) offensivi o volgari;
• Non devono usare la carta di credito online senza il permesso e la supervisione dei genitori;
• Devono evitare di compilare moduli online (form) senza prima aver consultato i genitori;
• Non devono mai rispondere alle e-mail o ai messaggi allusivi, specie se di argomento sessuale e, qualora incappassero in immagini particolari ne devono parlare con i genitori (i quali dovranno comunque tranquillizzare e sostenere i figli, valorizzando il fatto che i ragazzi hanno fatto la cosa giusta rivolgendosi ai genitori).

Si tratta di consigli che possono essere suddivisi in due gruppi: il primo raccoglie gli insegnamenti da impartire ai bambini, il secondo riunisce alcuni suggerimenti rivolti direttamente agli adulti.

Fabiana Traversi
(continua)