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Strasburgo: vietare il burqa non viola i diritti umani
burqa
La Corte europea dà ragione alla Francia che dal 2011 proibisce l’uso del velo integrale in luoghi pubblici.

Se lo Stato vieta di portare il burqa o altri veli integrali sul viso, come fa con una legge dal 2011 in Francia, lo fa giustamente, per far sì che siano rispettate le «condizioni del vivere insieme», fra le quali c’è anche la libertà di guardarsi in faccia. Così ha sentenziato la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, con una decisione a maggioranza che tocca uno degli aspetti più delicati dell’Europa del ventunesimo secolo.

I giudici non si sono appellati ai motivi di sicurezza anti-terrorismo, che furono all’origine delle leggi anti-burqa in Francia e in Belgio – gli unici Paesi Ue ad averle mai proposte, e approvate. Ma hanno cercato di analizzare se questo divieto violasse la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. I magistrati hanno ritenuto che vi siano tre principi in gioco: rispetto per l’uguaglianza di genere, rispetto per la dignità umana, e rispetto per le esigenze minime della vita in società, definibile anche come la necessità del «vivere insieme nell’interazione sociale».

continua