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Nell’ambito della discussione sul programma di legislatura del Consiglio federale, i presidenti dei gruppi UDC, PBD, PPD, PLR e PS si sono incontrati con una delegazione del Governo federale mostrando una non unanime visione dell’impegno internazionale della Svizzera, in particolare sulla necessità di attribuire maggiore importanza alla neutralità nell’ambito del programma di legislatura. Il Consiglio federale terrà conto delle proposte dei partiti nel prosieguo dei lavori.
Von-Wattenwyl-Gespräche 2014
La consigliera federale Widmer-Schlumpf ha fornito una panoramica sullo stato attuale delle finanze della Confederazione. A causa della debole evoluzione delle entrate e delle incertezze congiunturali dovute all’apprezzamento del franco, nel preventivo 2016 sono state inserite sostanziali misure di risparmio. Sarà necessario prevedere provvedimenti correttivi anche nel piano finanziario di legislatura 2017-2019.

I dipartimenti stanno elaborando proposte per un programma di stabilizzazione 2017-2019 che il Consiglio federale invierà in consultazione nel novembre di quest’anno. I rappresentanti dei partiti hanno preso atto di tali informazioni e alcuni di essi hanno chiesto che la Confederazione adotti ulteriori misure di risparmio.

Il vicepresidente della Confederazione Johann N. Schneider-Ammann ha informato i partiti che il Consiglio federale giudica la situazione economica svizzera preoccupante. Come confermato dalle cifre trimestrali pubblicate dalla SECO, l’apprezzamento del franco ha avuto pesanti conseguenze sull’evoluzione congiunturale.

Nel secondo trimestre la situazione congiunturale si è stabilizzata su bassi livelli e nel primo semestre l’economia ha registrato una stagnazione. Il rallentamento riguarda soprattutto l’industria, il turismo e il commercio al dettaglio, settori che si trovano confrontati a sfide enormi. Tuttavia, poiché altri settori sono toccati in misura minore, non vi è da temere che l’intera economia nazionale sprofondi in una grave crisi. Secondo le attuali previsioni, nel 2016 la disoccupazione salirà leggermente (dal 3,3 % del 2015 al 3,5 % nel 2016).

Alla luce dell’evoluzione incerta della situazione economica nella zona euro e delle incognite relative agli sviluppi del contesto economico cinese, il Consiglio federale ritiene prioritario il costante miglioramento delle condizioni quadro al fine di mantenere la competitività e tutelare i posti di lavoro.

In tale contesto alcuni rappresentanti dei partiti hanno chiesto di ridurre la burocrazia. I gruppi sono stati concordi nel ritenere che un programma congiunturale non sia opportuno nella situazione attuale. I partiti di governo hanno infine appoggiato il rafforzamento degli incentivi all’innovazione per le PMI.

La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha informato i vertici dei partiti in merito all’attuale situazione nel settore dell’asilo. In Europa il numero di domande d’asilo è aumentato in modo marcato: nel primo semestre di quest’anno è stato registrato un incremento di più del 70 per cento rispetto al 2014.

Simonetta Sommaruga ha aggiunto che anche la Svizzera è toccata da questo fenomeno, anche se, rispetto alla situazione nel resto d’Europa, l’aumento di domande d’asilo nel nostro Paese è stato finora moderato e la quota di domande depositate in Svizzera in confronto al totale di domande registrate in Europa non è mai stata così bassa da 15 anni a questa parte. Si è parlato anche dell’intensa collaborazione tra Confederazione e Cantoni in seno agli attuali comitati d’esperti organizzati su base paritetica.

Taluni rappresentanti dei partiti hanno espresso dubbi riguardo al fatto che i cittadini eritrei abbiano diritto all’asilo. I presidenti dei partiti hanno inoltre chiesto che l’attuale legislazione sull’asilo sia applicata in modo coerente, sottolineando nel contempo il valore delle misure di integrazione delle persone cui è concesso di rimanere in Svizzera.

È stato infine affrontato il tema dell’attuazione dell’articolo costituzionale sulla regolazione dell’immigrazione: la presidente della Confederazione ha informato sullo stato di avanzamento della seconda fase di consultazioni con l’UE. Alcuni rappresentanti dei partiti si sono detti preoccupati delle recenti statistiche dell’immigrazione in Svizzera. Tutti i presenti hanno convenuto che occorre coinvolgere meglio il potenziale della manodopera locale.