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Dal 3 al 20 marzo 2016 al Teatro della Cometa a Roma, il nostro socio Gennaro Cannavacciuolo è nuovamente in scena

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Lo spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo, il Peccato erotico – divertimento musicale a luci rosa, è un recital molto brioso eseguito con trio ormai giunto alla 200esima replica dal 2010.

Per l’occasione ai Soci del Circolo Svizzero viene riservata una convenzione con prezzi scontati che sono:

 Il martedì/mercoledì/giovedì: 15 euro
 Il venerdì/sabato/domenica: 20 euro – il venerdì sera e sabato sera un aperitivo rinforzato è incluso nel prezzo del biglietto

 Prenotare direttamente presso il teatro specificando “sconto Circolo Svizzero”

è possibile visionare il trailer al link https://www.youtube.com/watch?v=qR7ISyBDAGI oppure sul sito di Gennaro Cannavacciuolo: www.gennarocannavacciuolo.com.

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Elsinor presenta: IL PECCATO EROTICO, divertimento musicale a luci rosa. Recital in due tempi di e con Gennaro Cannavacciuolo, Pianoforte: Marco Bucci, Clarinetto e Sax: Andrea Tardioli, Violoncello: Francesco Marquez.
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L’ARTE DI FAR RIDERE CON STILE E RAFFINATEZZA: IL GRAN PREGIO DI GENNARO CANNAVACCIUOLO
Gennaro Cannavacciuolo tratteggia uno splendido affresco, distensivo ma colto, comico ma anche sentimentale ed elegante, del periodo compreso tra gli anni 1890 e 1940, proponendo le canzoni tipiche del teatro popolare, allora per soli adulti, basate sul doppio senso, l’allusione licenziosa, l’ironia.
Recuperando con spirito arguto il repertorio della ribalta minore, dell’avan-spettacolo, del caffè-concerto, della rivista, Gennaro Cannavacciuolo si immerge in una lunga passaggiata a ritroso negli anni, attraverso i tempi e i modi espressivi di uno show a “luci rosse”, con classe ed eleganza, trascinando i grandi come i più giovani.
I testi rivisitati sono di autori come i celeberrimi Pisano-Cioffi, Gill, Ripp e di altri popolari che fecero la fortuna della canzonetta sceneggiata. Un recital arguto ed erotico che diverte un pubblico dandogli l’occasione di riscoprire gli ingenui meccanismi del ridere.
Uno spettacolo applaudito dalla critica, gioioso, interattivo con un repertorio ricco di indimenticabili chicche musicali.

Recensioni:

ELOGIO DEL DOPPIO SENSO
Sarebbe da tutelare come bene culturale il doppio senso di Gennaro Cannavacciuolo, inteso come materia prima di canzoni e sketch dal café-chantant alla rivista. Anatomia nervosa e disarticolata, ammirevole in come son nervoso, volto segnato da divo del muto, verve tracinante, grandiosamente irresistibile…..
Settimanale L’Espresso, Rita Cirio

Questo repertorio della ribalta cosiddetta leggera evoca il fior fiore del caffè-concerto, dell’avanspettavolo e della rivista e permette ad un fantastico fantasista come Gennaro Cannavacciuolo di dare grazia ai linguaggi rossi d’antan.
La Repubblica, R. Di Gianmarco

UNO SPETTACOLO DA OVAZIONE
Strepitosa performance di Cannavacciuolo. Solo sulla scena, è uno strepitoso mattatore, ammiccante, divertente e divertito, mai volgare, sfoggia un’eleganza ed una classe degna dei blasonati artisti d’altri tempi, esercizi di stile sconosciuti all’odierno show business….
Il Corriere di Firenze, M. Predieri

STREPITOSO CANNAVACCIUOLO
Strepitoso Gennaro Cannavacciuolo. Canta, balla, recita, con classe ed eleganza, riporta in vita l’epoca oro del caffè-concerto, della rivista, dell’avanspettacolo. Quella cultura povera ma bella, fatta di ammiccamenti, doppi sensi, poesia… Successo trionfale
La Repubblica, M.S.

UNA STREPITOSA ANTOLOGIA AL PICCOLO
L’eleganza o c’è o non c’è. Non si può imparare. E non l’ha imparata da nessuno se non da se stesso Cannavacciuolo, mattatore, fine dicitore, chansonnier, fantasista: una corrispondenza di spiritosi sensi con il pubblico. Successo? Di più. Complicità immediata, incondizionata, ammirata.
La Sicilia, Catania, C. Celi

IL CICLONE CANNAVACCIUOLO E LE “SERATE NERE”
Un ciclone di comicità si è abbattuta sulla Sala Tripcovich. Naturalmente parliamo di Cannavacciuolo: la sua arte passa attraverso questa scuola di attori, cabarettisti, fantasisti di robusto stampo che riescono a reggere, da soli, il palcoscenico per una serata….
Il Piccolo, L. Bamboschek

Con originale vis interpretativa e con vincente personalità, il cantautore partenopeo mantiene alta la curva d’attenzione del pubblico per l’intera durata dello spettacolo Corriere del Mezzogiorno, S. de Stefani. L’attore trionfa tra gorgheggi e lustrini: tra garbo, intelligenza, ironia e molto affetto. Dotato di una innegabile versatilità, l’attore suscita simpatia, spinge lo spettatore alla partecipazione.
Il Tempo, T. Scaroni

Quando a salire sul palcoscenico è un artista come Gennaro Cannavacciuolo ci si aspetta qualcosa di unico, uno spettacolo fuori dal comune: e le aspettative di chi ha voluto rivedere al Teatro Garibaldi di Modica quell’ironico e commovente napoletano di “Volare” della scorsa stagione teatrale, non sono rimaste insoddisfatte.
Giornale di Ragusa, Massimiliano Pace.

E la bravura del cantante attore, non a caso allievo di Pupella Maggio, come nel migliore avanspettacolo, è anche quello di interloquire con il pubblico, strigliandolo, facendolo intervenire ripetutamente e anche ridicolizzandolo, ma sempre con bonomia, una capacità che molti attori di oggi sembrano non essere più in grado di fare. Nel suo genere, quasi un capolavoro.
Punto Elite, Alex Miozzi

Quando a dar voce alla città è un professionista di lungo corso come Gennaro Cannavacciuolo, garantito che il biglietto è speso bene. Egli porge il testo al pubblico, non lo impone. Serve la pietanza agli spettatori, senza mai diventare servitore: quanta dignità, quanto mestiere ha accumulato in anni e anni di palcoscenico! E poi con gli anni ci si guadagna in leggerezza, nel senso più nobile del termine: via i panni vecchi della quarta parete, largo al dialogo diretto col pubblico. Ogni sera una platea reattiva, allegra e disposta al gioco. Miracolo? Macché, è il talento del primattore che riesce a metterli a proprio agio. L’improvvisazione è una disciplina che si impara col tempo: Cannavacciuolo, dopo trent’anni e passa di esperienza, ha la battuta sempre pronta, non si lascia mai spiazzare.
Saltinaria, Francesco Mattana

Cannavacciuolo è un uno di spettacolo di gran classe. Sa tenere la scena da solo, interpretando parti di uomo, di donne, di uomo effeminato e viceversa), sempre con spirito, con allusioni salaci ma simpatiche, con una mimica nsuperabile e con quella cadenza canora che non sai mai se è una canzonatura o un amabile sorriso.
La Sicilia, Sergio Sciacca

Due ore di spettacolo all’insegna della buona musica e della simpatia travolgente di questo grande attore e cantante che lascia infine il pubblico che lo ha letteralmente osannato.
D di Donna, Laura Cavallaro

Lo show che Gennaro Cannavacciuolo presenta, coinvolge e, con elegante arguzia, incuriosisce lo spettatore.
Col sorriso, l’interazione del pubblico consente di abbattere la quarta parete della comunicazione teatrale: interprete e platea si legano e, insieme, vivono le evoluzioni di un dialogo in continuo divenire.
Gustiamo l’amaro e il dolce della sorriso; la bellezza e il dolore del sentimento; la gioia e la tristezza che si
nasconde dietro un gesto o una parola. Ci nutriamo di un passato che ancora ci regala emozione e, anche quando racconta il doppio senso e l’allusione, conserva l’eleganza e il rispetto.
In to the stage, M. Londo

Links internet:
Sito Gennaro Cannavacciuolo: www.gennarocannavacciuolo.com
Trailer dello spettacolo: www.youtube.com/watch?v=qR7ISyBDAGI