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Senza misure di prevenzione ad ampio spettro le catastrofi naturali e i rischi climatici porteranno al fallimento, nel lungo periodo, di ogni progresso legato allo sviluppo sostenibile. Questa prospettiva è stata uno degli argomenti al centro delle discussioni della V sessione della Piattaforma Globale per la Riduzione dei Rischi di Catastrofe (Global Platform for Disaster Risk Reduction), che si è tenuta a Cancún, in Messico, dal 22 al 26 maggio 2017.

Poiché negli ultimi anni il numero delle persone costrette a fuggire a causa di catastrofi è decisamente aumentato, la Svizzera insiste per una maggiore collaborazione negli ambiti della riduzione del rischio, del cambiamento climatico e della cooperazione allo sviluppo: questa conferenza rappresenta la prima opportunità, per la comunità internazionale, di analizzare i progressi globali registrati grazie all’attuazione dell’Accordo di Sendai del 2015 sulla riduzione del rischio di catastrofi; valutazione che può essere effettuata grazie alla serie di indicatori definiti, lo scorso anno a Ginevra, da alcuni esperti svizzeri, elaborati grazie alla lunga esperienza della Confederazione nella gestione delle catastrofi naturali.

La Confederazione, per affrontare questi problemi, ha sviluppato un approccio integrato che tiene conto dei rischi ambientali nella pianificazione del territorio, prevedendo piani di previsione, allerta ed emergenza.

La Svizzera, che ritiene prioritaria l’attuazione dell’Accordo di Sendai , del Trattato di Parigi e dell’Agenda 2030 per un sviluppo sostenibile, considera necessaria la diffusione di conoscenze in materia di rischio ambientale verso le comunità locali ed ha sollecitato i donatori internazionali ad incrementare gli investimenti per contrastare i rischi climatici nei PVS e per aumentare la resilienza nei confronti di questi fenomeni.