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Durante la seduta del 5 luglio 2017 il Consiglio federale ha approvato il messaggio riguardante la modifica della legge federale sulla parità dei sessi. Le modifiche prevedono che, nel futuro, le imprese, sia nel settore pubblico che in quello privato, con più di 50 dipendenti dovranno effettuare, ogni 4 anni, un’analisi sulle eventuali differenze retributive tra i loro lavoratori uomini e donne e sottoporre il risultato alla verifica di un organo indipendente.

Questa legislazione snella punta sulla responsabilità delle singole aziende e non prevede né controlli statali né obblighi di notificazione.

I datori di lavoro potranno scegliere fra tre modelli di verifica: far capo ad una rappresentanza dei lavoratori, rivolgersi ad un esperto in materia oppure potranno conferire il mandato ad un’impresa di revisione.

La parità salariale è stata introdotta nella Costituzione federale 36 anni fa e non è ancora un obiettivo raggiunto inoltre le misure volontarie già previste non hanno prodotto i risultati sperati. Attualmente questa disparità non trova spiegazione nel 7.4% dei casi e rappresenta, quindi, una forma di discriminazione di genere.