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Il viceministro dell’Economia Luigi Casero ha annunciato che entro la fine di settembre arriverà il decreto che prevede sanzioni per commercianti, artigiani e professionisti che non accettano carte di credito o bancomat.

La normativa allo studio ha il duplice obiettivo di ridurre l’evasione e di allineare l’Italia agli altri paesi europei.“Entro settembre prevediamo di firmare il decreto che introduce le prime sanzioni per chi rifiuta un pagamento elettronico”, ha dichiarato il viceministro durante una intervista al quotidiano Repubblica.

Già dal 2006, secondo la Legge di stabilità, esercenti e professionisti dovevano accettare pagamenti, già a partire da 5€, con bancomat e carte di credito dotandosi di POS per la lettura delle carte elettroniche.

La bozza del decreto attuativo del MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) dovrebbe quindi, rendere operativo l’obbligo poiché, in base ai dati della BCE, l’Italia è indietro, rispetto al resto d’Europa, sia per numero di operazioni effettuate che per gli importi pagati ma allo studio ci sono anche sgravi fiscali, che prevedono quindi una funzione premiante, per chi utilizzerà il bancomat per pagare le prestazioni di determinate categorie di professionisti.

Questo annuncio ha scatenato le reazioni di consumatori ed esercenti: i primi premono affinché sia approvata la norma rimasta inattuata, i secondi lamentano costi e commissioni troppo alti.

In risposta alle polemiche, Sergio Boccadutri, deputato del PD e autore della norma sui pagamenti elettronici del 2016, è intervenuto affermando che “i costi dei POS sono una leggenda. Secondo dati ufficiali del governo siamo (come costi) anche al di sotto di altri paesi europei, lo dimostrano anche i fatti con la diffusione di POS, la più alta in Europa”, inoltre i commercianti, prosegue il deputato “beneficiano di un regolamento europeo che mette un tetto alle commissioni interbancarie (…) e, sempre grazie allo stesso regolamento, possono rifiutare le carte per loro più care. (…) Si sanziona la mancata accettazione di strumenti di pagamento elettronico esattamente come avviene per chi rifiuta il contante.”