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Da lunedì 6 dicembre 2021 sono estesi l’obbligo del certificato e l’obbligo della mascherina, rafforzata la raccomandazione del telelavoro e ridotta la durata di validità dei test antigenici rapidi. Inoltre, le manifestazioni e le strutture soggette all’obbligo del certificato avranno la possibilità di limitare l’accesso alle persone vaccinate o guarite e quindi di rinunciare all’obbligo della mascherina. I nuovi provvedimenti resteranno in vigore fino al 24 gennaio 2022. Sarà inoltre inasprito il regime dei test per chi entra in Svizzera.

Da qualche settimana i contagi stanno aumentando rapidamente. Oltre a causare focolai circoscritti, soprattutto nelle scuole e nelle case per anziani o di cura, il virus ha ripreso a diffondersi in tutta la popolazione. Tra le persone vaccinate o guarite il decorso della malattia è generalmente blando.

La comparsa della variante Omicron ha inoltre complicato la lotta alla pandemia. Scoperta il 26 novembre, la nuova variante è stata classificata come preoccupante dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Con il rafforzamento dei provvedimenti, il Consiglio federale intende ridurre i contagi con la variante Delta per sgravare il più possibile le strutture ospedaliere. La validità dei nuovi provvedimenti è per ora limitata al 24 gennaio 2022. Il miglior modo per sgravare gli ospedali resta comunque la vaccinazione ed è importante procedere rapidamente al richiamo.

Il Consiglio federale ha deciso una serie di provvedimenti che prevedono:

  • estensione dell’obbligo del certificato; dal 6 dicembre sarà obbligatorio per tutte le manifestazioni pubbliche e le attività sportive o culturali amatoriali al chiuso mentre per le manifestazioni all’aperto il certificato sarà obbligatorio già a partire da 300 participanti e non più a partire da 1000. A partire da 11 persone è pertanto raccomandato di richiedere il certificato anche per gli incontri in famiglia o tra amici al chiuso.
  • Estensione dell’obbligo della mascherina; al chiuso sarà obbligatoria dovunque viga l’obbligo del certificato, ad eccezione degli incontri privati.
    Dove non è possibile indossare la mascherina vige l’obbligo di stare seduti durante la consumazione nei ristoranti o la rilevazione dei dati di contatto dei partecipanti ad attività culturali o sportive.
  • Per tutte le strutture pubbliche soggette all’obbligo del certificato e tutte le manifestazioni al chiuso e all’aperto è inoltre prevista la possibilità di limitare l’accesso alle persone vaccinate o guarite e di rinunciare quindi all’obbligo della mascherina.
  • Riduzione della durata di validità dei certificati di test negativo da 48 a 24 ore a partire dal prelievo del campione. I test PCR continuano ad essere validi per 72 ore.
  • Per quanto riguarda l’entrata in Svizzera è abrogata la quarantena, rafforzato l’obbligo del test e saranno stralciati tutti i Paesi dall’elenco degli Stati e delle regioni per i quali vige l’obbligo della quarantena. L’obbligo del test vige ora anche per le persone vaccinate o guarite. Oltre a doversi sottoporre a un test PCR prima dell’entrata in Svizzera, occorre eseguire un secondo test (PCR o antigenico rapido) anche tra il quarto ed il settimo giorno dopo l’arrivo. In questo modo si può garantire che le persone che sono state contagiate poco prima o durante il viaggio siano identificate.

I costi del test sono a carico dei viaggiatori.

Ai cittadini di Stati terzi non vaccinati che desiderano entrare nello spazio Schengen da Paesi o regioni considerati a rischio è vietata l’entrata in Svizzera per soggiorni temporanei senza attività lavorativa fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni, ad eccezione di determinate deroghe. L’elenco dei Paesi e delle regioni a rischio è continuamente aggiornato in base alle raccomandazioni della Commissione europea per gli Stati Schengen.

Fonte e foto: admin.ch