Condividi su:

Deadline With The World, all’Istituto svizzero di Milano, è la prima mostra collaborativa di Gabriele Garavaglia e Miriam Laura Leonardi.

Mentre entrambe le pratiche artistiche affondano le radici nell’arte concettuale, nel lavoro di Garavaglia elementi tratti dalle mitologie urbane, dalla letteratura fantasy, e dall’estetica cinematografica vengono incorporati in installazioni cariche di implicazioni politiche. Nel lavoro di Leonardi, l’osservazione dello spazio pubblico si traduce in una ricerca rigorosa sul linguaggio, in cui codici semantici vengono disarticolati e riplasmati in immagini dal forte impatto critico e poetico. Per l’Istituto Svizzero realizzano un progetto ideato a partire dal contesto espositivo, che include sia lavori realizzati insieme, sia opere individuali.

Garavaglia e Leonardi costruiscono un’installazione pensata appositamente per gli spazi dell’Istituto Svizzero a Milano. Intitolata Deadline With The World, la mostra si confronta con l’architettura asettica e corporativa dell’edificio, per trasformarla in un panorama para-urbano, scandito da una serie di serrande. L’impressione iniziale è quella di readymade prelevati dalla strada, ma a uno sguardo più attento gli oggetti sono progettati al minimo dettaglio, portati alla loro massima pulizia formale. Le opere sono allestite strategicamente sulle pareti per annullare ogni elemento architettonico di disturbo, come bocchettoni dell’aria, porte, altri accessi.

Neutralizzato dei suoi elementi preesistenti, l’Istituto Svizzero si apre su nuovi luoghi possibili. Gli interventi di Garavaglia e Leonardi si nutrono dell’iconografia del garage come spazio della promessa, dell’eterno “non ancora”. È la sala prove di qualcuno che impara a suonare, ma è anche il primo ufficio del “self-made man” nel mito fondativo dell’innovazione tecnologica. Un bulldozer a dimensione reale domina lo spazio, un eccentrico trofeo tenuto in garage, o un’arma pronta a sradicare ciò che incontra. Sopra alle serrande, un’insegna che limita l’accesso a veicoli troppo alti nell’autorimessa recita “Pull Up To The Climax” – punta al massimo. Fuori dallo spazio, qualcuno ha giocato a golf nel cortile con troppa foga e ha colpito la vetrata. La grammatica visiva del successo e quella della catastrofe imminente si alternano e sovrappongono in Deadline With The World, suggerendo l’idea che il mondo possa essere stato costruito – e distrutto – in un garage.

Gabriele Garavaglia (*1981, nato a Vercelli, vive e lavora a Zurigo) ha studiato architettura al Politecnico di Milano e alla Bartlett School of Architecture di Londra. Ha frequentato il Master in Arti Visive presso ECAL di Losanna, dove attualmente è visiting professor. Ha ricevuto gli Swiss Art Awards nel 2019. La produzione artistica di Gabriele Garavaglia è radicata nell’arte concettuale e si colloca a metà tra il site-specific e lo storytelling. Il suo immaginario si nutre di varie forme di cultura pop e subcultura, come la letteratura fantasy, l’universo di anime e manga, il linguaggio gotico, l’ambientalismo radicale, le comunità aliene, le mitologie urbane, il thriller cinematografico. Prendendo in prestito processi produttivi da altri campi creativi come il cinema, l’architettura e il design, i videogiochi, la moda, ecc., le opere ibride di Garavaglia agiscono spesso entrando in relazione con la psicologia dell’osservatore e i meccanismi della percezione: sculture, installazioni e performance diventano veicoli verso luoghi immaginari del sentire e del comprendere.

Miriam Laura Leonardi (1985) nata a Lörrach, vive e lavora a Zurigo. Rappresenterà la Svizzera alla Biennale d’Arte di Venezia 2026 insieme a Lithic Alliance, Gianmaria Andreetta, Luca Beeler, Yul Tomatala e Nina Wakeford con il progetto “The Unfinished Business of Living Together”. Il lavoro di Leonardi è stato recentemente esposto alla fiera d’arte Dangdai, rappresentando la Svizzera a Pechino (2025). È stata selezionata tra gli artisti presenti in Prime: Art’s Next Generation 2022 di Phaidon. Dal 2018 Leonardi è lecturer di videoarte nel corso di laurea in Arti Visive presso ECAL di Losanna.
La mostra ad ingresso gratuito è visitabile fino al 30 novembre 2025 in Via del Vecchio Politecnico 3, Milano.