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Libera circolazione delle persone: attuazione delle raccomandazioni della CdG-N.

Berna, 06.07.2012 – Nel suo parere del 4 luglio 2012 all’attenzione della Commissione della gestione del Consiglio nazionale (CdG-N), il Consiglio federale precisa i miglioramenti nell’esecuzione delle misure collaterali alla libera circolazione delle persone, ponendo l’accento in particolare sul miglioramento della gestione strategica e operativa delle misure collaterali e sul rafforzamento della collaborazione tra gli attori interessati.

Rapporto sulle conseguenze della libera circolazione delle persone e dell’immigrazione.

Berna, 04.07.2012 – In un rapporto circostanziato approvato in data odierna, il Consiglio federale illustra le conseguenze per la Svizzera della libera circolazione delle persone e dell’immigrazione. Il rapporto analizza le ripercussioni su diversi settori quali il mercato del lavoro, il mercato immobiliare, le assicurazioni sociali e la politica formativa. Basandosi sull’analisi, il Consiglio federale ha conferito diversi mandati finalizzati al vaglio di misure concrete da adottare in questi ambiti politici. Il rapporto individua inoltre diverse possibilità di gestione della politica migratoria.

Svizzera-UE: dodicesimo incontro del Comitato misto per l’Accordo sulla libera circolazione delle person.

Berna, 27.06.2012 – In data odierna le delegazioni della Svizzera e dell’Unione europea si sono riunite a Bruxelles per il dodicesimo incontro del Comitato misto per l’Accordo sulla libera circolazione delle persone Svizzera-UE (ALC). All’ordine del giorno le esperienze perlopiù positive maturate con l’attuazione dell’ALC, che da ormai dieci anni disciplina la libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE. Sono state tematizzate anche alcune divergenze. In particolare, ci si è chinati sulla decisione del Consiglio federale dell’aprile scorso di attivare la clausola di salvaguardia nei confronti dei cittadini dell’UE-8. La Svizzera ha reiterato la propria decisione, illustrandone i motivi dinanzi ai rappresentanti dell’UE. La delegazione dell’UE, dal canto suo, ha chiesto alla Svizzera la revoca immediata della decisione.