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La mostra “Hodler: un modello per l’arte svizzera” è dedicata ad un artista di cui, a distanza di tempo, è ancora possibile vedere l’impatto palpabile sulla produzione artistica contemporanea.

All’inizio del XX secolo, Ferdinand Hodler (Berna, 14 marzo 1853 – Ginevra, 19 maggio 1918) era una figura di spicco, sia in Svizzera che all’estero. La forza del suo lavoro e la sua personalità imponente lo resero una figura chiave dell’arte svizzera, tanto che alla sua morte, avvenuta nel 1918, i critici non tardarono ad affermare che senza Hodler non ci sarebbe stata arte svizzera. Fu infatti il primo artista a non lasciare il proprio Paese per formarsi e intraprendere una carriera all’estero. Per tutti gli artisti della sua generazione e di quelle successive è stato un modello o un modello di riferimento.

Prodotta in collaborazione con il Musée d’art de Pully, dove sarà allestita all’inizio dell’anno, e il Institut Ferdinand Hodler, questa mostra svela pittori che si sono ispirati all’insegnamento di Hodler, altri influenzati dal suo esempio e alcuni che si sono ribellati alla sua eredità. Presenta artisti rinomati ai loro tempi, come Cuno Amiet, Giovanni Giacometti e Félix Vallotton, e altri la cui fama è cresciuta nel tempo, come Marcel d’Eternod, Stéphanie Guerzoni e William Röthlisberger.

La mostra “Hodler. Un modello per l’arte svizzera” allestita al MahN mette in evidenza una serie di artisti di Neuchâtel che hanno un chiaro legame con l’opera di Hodler, tra cui Gustave Jeanneret, Charles L’Eplattenier e Paul-Théophile Robert. Sono presenti anche figure che si sono opposte alla sua estetica, come il gruppo di artisti ginevrini Le Falot. Tre opere monumentali commissionate a Didier Rittener, David Weishaar e Claudia Comte, realizza un murale di grandi dimensioni e sculture che evocano il legame tra uomo e natura, una preoccupazione che sta molto a cuore a Hodler. David Weishaar, dal canto suo, si ispira alla dimensione simbolista del celebre dipinto di Hodler Il giorno (1899-1900) e presenta una tela di grandi dimensioni che segna il legame dell’artista con i suoi modelli. Didier Rittener, invece, ha optato per un gigantesco trittico disegnato con tutta la flora dipinta da Hodler.

La mostra è visitabile nel Musée d’art et d’histoire, Esplanade Léopold-Robert 1, Neuchâtel (NE) fino al 12 ottobre 2025.