IL CIRCOLO SVIZZERO DI ROMA
a cura dei Sigg. R. Wetter e Dr. R. Biordi
La Ferrovia del San Gottardo, di cui con esultanza il nostro Paese e quello che ci accoglie si accingono a celebrare solennemente il centenario, contributi a rafforzare i legami storici, culturali, artistici che non avevano trovato ostacolo nella barriera alpina; e la “via delle genti”, come era stata profeticamente chiamata, favorì l’afflusso degli svizzeri in Italia e, soprattutto, a Roma che aveva in Vaticano le Guardie del Papa indossanti la divisa ideata da Michelangelo e provenienti dal Vallese e dalla Svizzera Centrale.
Gli Svizzeri conquistarono subito nell’Urbe posizioni preminenti nel mondo bancario, nei vari settori del commercio e nell’industria alberghiera e l’Urbe al vallesano Cesare Ritz dovette quell’albergo che ha conservato il primato di maestà: il Grand Hotel. Era naturale che questi intraprendenti connazionali sentissero il bisogno di avere un luogo di incontro dove conversare, scambiarsi idee, fare progetti, essere spiritualmente uniti e vicini alla Patria nelle solennità storiche, per ascoltare la lettura del messaggio del Presidente della Confederatio Helvetica; sorse, così, il Circolo Svizzero: ne ebbe l’idea il Signor De Bavier, allora Ministro presso il Quirinale e la Fondazione ebbe luogo il 7 luglio 1886 traendo occasione dal quinto centenario della Battaglia di Sempach. La Costituente, con la presenza dei 60 soci fondatori, si riunì il 2 dicembre successivo e venne eletto Presidente l’Ing. Corrado Zschokke. E della sua vita attiva il Circolo dette continue prove: furono indetti ricevimenti in onore di personalità e di Delegazioni in visita a Roma; e memorabili, per grandiosità, furono quelli del 17 gennaio 1902 per i Tiratori svizzeri, che avevano proprio a Roma conquistato il titolo di campioni mondiali; e quello del 21 aprile 1911 in onore della Liedertafel di Basilea al quale presero parte l’allora sindaco Ernesto Nathan, il Principe di Scalea per il Governo, il Ministro degli Esteri Marchese di San Giuliano e il Conte di San Martino che tanto contributo dette alla vita musicale romana con i concerti all’Augusteo promossi dall’Accademia di Santa Cecilia di cui era Presidente e la cui orchestra fu spesso ospite della Svizzera. Inseritosi profondamente nel contesto della vita romana il Circolo Svizzero effettuò gite nei dintorni di Roma non dimenticando la visita a Ninfa ed a Palestrina; promosse incontri culturali e non mancò anche di far conoscere agli ospiti le specialità gastronomiche dalla Raclette alla Fondue alla Viande. Durante la prima e la seconda guerra mondiale furono molte le iniziative attuate a favore dei profughi. Fu nel 1937 che festeggiandosi il cinquantenario del Circolo fu istituito il “Libro d’oro” con lo scopo principale di creare una casa svizzera nella città eterna, progetto realizzato nel 1948.
L’odierno imponente Raduno del Collegamento vede una volta di più il fervore di solidarietà degli svizzeri che guardano con fiducia verso il centenario del Circolo Svizzero in Roma nel 1986 e, si stringono oggi attorno al loro ambasciatore, Dr. Antonino Janner che prende congedo dai connazionali e da Roma.