Condividi su:

Aiutare a riunire le famiglie e fornire assistenza medica durante gli incendi in Tasmania

Migliaia di persone in tutta la Tasmania sono state sfollate a causa di una serie di incendi devastanti, molte di esse hanno perso case e proprietà. Le autorità locali dicono che più di 250 case e altri edifici, tra cui una scuola nella cittadina di Dunalley, sono stati distrutti negli incendi.
incendio
Se decine di persone mancano all’appello, non ci sono morti accertati in questo momento.

In tutto lo Stato, più di 100 volontari e personale della Croce Rossa Australiana hanno fornito servizi di registrazione e di sostegno per le persone che sono state costrette ad abbandonare le loro case. Circa 1.300 persone stanno utilizzando il Sistema di Registrazione Nazionale e di Ricerca dell’organizzazione, che aiuta a riunire le famiglie e gli amici colpiti dal disastro.

Dianne White e John Hutton hanno dichiarato di essere grati di essersi salvati da un grande incendio boschivo a est di Hobart.
Seduta presso il Sorell Relief Centre, dopo essersi registrata con la Croce Rossa, Dianne ha affermato di essere ansiosa di ricevere notizie di suo fratello, che non era stata in grado di contattare. «Non è stato bene e non voleva lasciare la fattoria. Io sono venuta per Natale per stare con mio fratello, che vive a Taranna» ha dichiarato.

Dianne aveva un volo prenotato per tornare dalla Tasmania a casa sua a Melbourne, ma ha scoperto di essere bloccata e circondata dal fuoco. «Il fuoco ci ha bloccato, c’era fumo ovunque ed il fuoco stava arrivando oltre il crinale».

John ha raccontato che le fiamme, e la risposta dei soccorsi, risentivano del cambiamento del vento e che la sua casa era minacciata anche da un altro incendio a ovest di Hobart.
Nelle zone in cui il fuoco era più intenso, la confusione e la mancanza di informazioni ha reso l’esperienza particolarmente terribile. «Non avevamo telefoni o elettricità. Riuscivamo a malapena a parlare, perché gli elicotteri continuavano ad arrivare e scaricare l’acqua», ha raccontato Dianne.

In aggiunta a questo incubo, Dianne e il suo amico John hanno entrambi gravi problemi di salute. «Mi sono sentito molto male, con dolore al petto, e un attacco d’asma che non passava. Eravamo entrambi a corto di farmaci», ha affermato John.

Sono stati portati in una clinica medica in Nubeena e John ha ricevuto cure mediche essenziali. «Non appena ho assunto alcuni farmaci e il mio cuore ha cominciato a rallentare, sono stato bene».

John si è meravigliato dello spirito di comunità dimostrato dai medici locali e dai volontari che lavoravano al centro medico. «Queste ragazze hanno lavorato volontariamente senza luce, senza elettricità, per salvare la mia vita e quella di Dianne», ha affermato.

Oltre all’assistenza sanitaria, la Croce Rossa sta anche cercando di riunire le persone colpite dagli incendi con le loro famiglie. Un servizio che è di vitale importanza quando le comunicazioni sono interrotte a causa del disastro. Dianne ha detto di averlo provato in prima persona quando la comunicazione si è interrotta mentre parlava al telefono con la figlia. Si trovava ancora nell’area minacciata dal fuoco. «Ho sentito la paura e il terrore nelle loro voci e mia figlia che stava piangendo. Era isterica», ha affermato.

(Tratto dal sito della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa – articolo di Anthony Balmain, Croce Rossa Australiana )

(traduzione di Serena Corniglia per il sito Caffè Dunant – bollettino n.504).