Condividi su:

Come annunciato tempo fa il 1 luglio 2017 entra in vigore, dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto che scioglie le società del Gruppo Equitalia, società per azioni partecipata da Entrate (per il 51%) e INPS (per il 49%), e che fissa lo Statuto del “nuovo ente pubblico economico denominato “Agenzia delle entrate-Riscossione” (ente) strumentale all’Agenzia delle entrate e sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Ministro dell’economia e delle finanze”.

Questa trasformazione, dovuta alla Riforma Renzi, non elimina le funzioni di Equitalia ma le trasferisce all’Agenzia delle Entrate ampliandone i poteri o, almeno, riducendo i tempi della riscossione così come specifica Equitalia in un comunicato del 5 giugno 2017: “l’interazione delle banche dati introdotta dal dl 193/2016 va nella direzione di poter migliorare l’attività di riscossione che non si muoverà più “a fari spenti” relativamente alle azioni esecutive ma soprattutto di limitare al minimo, grazie ad informazioni più puntuali, l’impatto sul debitore e sulle sua attività professionali.”

Rimangono, a determinate condizioni, alcuni provvedimenti a garanzia e tutela del contribuente, come le soglie di pignoramento di stipendi e conti correnti e il divieto di pignoramento della prima casa.