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Lo scorso 27 agosto è scattato l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei derivati del pomodoro.

Un decreto interministeriale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 26 febbraio 2018, ha stabilito la nuova regola commerciale che introduce la sperimentazione, per due anni, del sistema di etichettatura, nel solco della norma già in vigore per la pasta e per il riso, valida fino al 31 marzo 2020. La disciplina è applicata a conserve e concentrato di pomodoro, sughi e salse composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.

Il provvedimento si è reso necessario “per evitare vuoti di disciplina e incertezze interpretative, in attesa dell’applicazione del regolamento di esecuzione in materia adottato dalla Commissione europea, prevista per il 1 aprile 2020, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione”.

Questo sarà del primo raccolto che dovrà essere etichettato Made in Italy dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto; le aspettative in Italia sono per un raccolto attorno a 4.750.000 tonnellate, con i primi dati della stagione che evidenziano una buona qualità in termini di gradi Brix, ovvero di contenuto zuccherino, ma rese all’ettaro sotto le medie degli ultimi anni; a metà campagna di raccolta il quantitativo di pomodoro da industria lavorato nella sola filiera del Nord Italia ammonta a 1,4 milioni di tonnellate, come comunica l’Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia (Oi). La campagna è iniziata alla metà di luglio e la chiusura è prevista alla fine di settembre.

L’Italia è il maggior produttore di pomodoro dell’Unione Europea e gli italiani consumano conserve di pomodoro per circa 30 chili a testa all’anno; quest’anno però – afferma Coldiretti – “grazie alla nuova normativa nazionale non sarà più possibile spacciare per Made in Italy i derivati del pomodoro importati dall’estero. (..) Per consentire lo smaltimento delle scorte – continua la Coldiretti – i prodotti che non soddisfano i requisiti previsti dal decreto, perché immessi sui mercati o etichettati prima dell’entrata in vigore del provvedimento, possono essere commercializzati entro il termine di conservazione previsto in etichetta”.

Photo: Pixabay.com