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In occasione della giornata della cooperazione svizzera allo sviluppo, organizzata congiuntamente dalla DSC e dalla SECO, sono stati presentati e discussi diversi esempi e i risultati fin qui ottenuti grazie a partenariati con le istituzioni pubbliche e private.

La giornata è stata aperta dall’ambasciatore e direttore della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) Manuel Sager, che, nel suo discorso, ha sottolineato come né i governi, né la società civile, né il settore privato siano in grado di risolvere da soli i problemi globali che il mondo deve affrontare.

Secondo l’ONU, l’impegno del settore privato è decisivo per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Per ridurre la povertà e la fame, contrastare il cambiamento climatico e i suoi effetti e garantire l’accesso a una formazione di qualità elevata in tutto il mondo serviranno fondi molto più ingenti di quelli che gli Stati possono mettere a disposizione attraverso l’aiuto pubblico allo sviluppo.

Con il progetto WAPRO, partenariato pubblico-privato realizzato in Asia, la DSC – in collaborazione con le aziende COOP e MARS – si prefigge di conciliare l’aumento dei redditi dei piccoli agricoltori con l’impiego efficace delle risorse idriche nella produzione del riso e del cotone e per raggiungere questi obiettivi, vengono impiegate tecniche all’avanguardia, queste tecniche hanno permesso di aumentare i guadagni per ettaro, riducendo nel contempo del 30 per cento il consumo di acqua.

Durante la conferenza, è intervenuta anche la direttrice della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch che ha dichiarato che, in futuro, la cooperazione internazionale della Svizzera lavorerà in modo ancor più intenso con il settore privato ed ha evidenziato l’urgenza di arginare le conseguenze del cambiamento climatico e di rendere più resilienti i Paesi partner della Svizzera.

Secondo l’ONU, l’impegno del settore privato è decisivo per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e serviranno fondi molto più ingenti di quelli che gli Stati possono mettere a disposizione attraverso l’aiuto pubblico allo sviluppo.

Durante la conferenza annuale, sono stati premiati i cinque vincitori del concorso «Together we’re better – Il premio svizzero Giovani e futuro 2019». Il concorso, lanciato dalla DSC e dalla SECO all’inizio dell’anno, mirava a incoraggiare iniziative di adolescenti e giovani adulti e a mettere a loro disposizione una piattaforma attraverso cui contribuire alla sostenibilità nei Paesi in via di sviluppo.

I 92 progetti presentati, provenienti da diverse regioni della Svizzera, coprono temi che vanno dall’agricoltura all’ambiente, dall’acqua alla creazione di posti di lavoro e alla sanità, passando per l’impegno a favore dei bambini di strada, degli orfanotrofi e delle scuole negli slum. Una giuria di sei persone con rappresentanti della DSC, della SECO, di ONG e attori impegnati nello sviluppo sostenibile ha selezionato i progetti vincitori. (Fonte: admin.ch)

Photo: Pixabay.com