Condividi su:

L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) ha pubblicato il 15 agosto 2019 il rapporto dell’Osservazione nazionale delle acque sotterranee NAQUA.

Le acque sotterranee sono un’importante materia prima del territorio della Confederazione. L’80 per cento dell’acqua potabile disponibile in Svizzera proviene dal sottosuolo.

Lo stato e lo sviluppo delle acque sotterranee vengono rilevati nel quadro dell’Osservazione nazionale delle acque sotterranee NAQUA, in collaborazione con la Confederazione ed i Cantoni, in circa 600 stazioni di misurazione dislocate sul territorio svizzero. Il 15 agosto l’UFAM ha pubblicato i risultati delle misurazioni e delle analisi svolte dal 2007 al 2016.

Dal presente rapporto emerge che la qualità dell’acqua potabile è compromessa in modo particolare per la presenza di nitrati e residui di prodotti fitosanitari. La causa principale di questo esteso fenomeno di inquinamento è la pratica di un’agricoltura intensiva. Ma le acque sotterranee in corrispondenza dei corsi d’acqua vengono contaminate anche da microinquinanti provenienti dall’industria, dall’artigianato e dalle economie domestiche.

Riferite all’intero volume delle acque sotterranee svizzere, le variazioni stagionali dei livelli delle falde sono di norma ridotte. In termini quantitativi, almeno in un bilancio pluriennale, si può generalmente parlare di uno stato tendenzialmente stabile delle acque sotterranee considerate come risorsa, dal momento che periodicamente le riserve idriche sotterranee si rigenerano in modo completo; a causa del lungo tempo impiegato per rinnovarsi è fondamentale adottare misure lungimiranti volte a proteggere e conservare le risorse idriche sotterranee. Ancora oggi nelle acque sotterranee si trovano, ad esempio, residui di atrazina, un erbicida vietato in Svizzera già da più di dieci anni. Fonte: admin.ch

Photo: Pixabay.com


Warning: Undefined variable $post in /home/clients/4898a265e676b043a45edbc3222d447e/web/wp-content/themes/newsup/inc/ansar/hooks/hook-index-main.php on line 117