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Per combattere la pandemia di COVID-19 in modo duraturo e sostenibile, il Consiglio federale si impegna a garantire un accesso equo a vaccini, test e medicinali in tutto il mondo. Ha quindi deciso di sostenere l’iniziativa «Access to COVID-19 Tools Accelerator» con 300 milioni di franchi. L’iniziativa punta a migliorare l’accesso a vaccini, test e medicinali nei Paesi in via di sviluppo e a rafforzare i sistemi sanitari locali.

La pandemia di COVID-19 continua ad avere ripercussioni sanitarie, economiche e sociali di vasta portata in tutto il mondo. Combattere il virus è una sfida particolarmente ardua per i Paesi in via di sviluppo. Anche se sono stati fatti notevoli progressi nello sviluppo di test, cure e vaccini, non è purtroppo garantito un accesso ampio ed equo a queste risorse in tutto il mondo. Le nuove varianti altamente contagiose del virus destano forti preoccupazioni e complicano ulteriormente gli sforzi globali di diagnosi, trattamento e vaccinazione e si potrà arrivare a un vero e proprio contenimento del virus solo se si riuscirà a ridurre la sua diffusione e il suo impatto, sanitario ed economico, in tutto il mondo. Il Consiglio federale intende pertanto rispondere ad un appello internazionale e sostenere l’iniziativa «Access to COVID-19 Tools Accelerator» (ACT-A) stanziando una somma di 300 milioni di franchi a favore dei Paesi in via di sviluppo.

L’ACT-A è un’iniziativa lanciata l’anno scorso dai Paesi del G20 e dalla Commissione europea. Il suo obiettivo è sviluppare vaccini, farmaci e test e rafforzare i sistemi sanitari in tutto il mondo per combattere efficacemente il nuovo coronavirus. L’ACT-A comprende vari organismi attivi nel settore sanitario, tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Alleanza GAVI (l’alleanza internazionale per i vaccini e l’immunizzazione), il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e la Banca Mondiale. La Svizzera ritiene importante coordinarsi con i partner internazionali e lavorare insieme per garantire che il virus sia contenuto in tutto il mondo.

Un terzo dei fondi sarà destinato alla GAVI, che ha sede a Ginevra ed il cui scopo è facilitare l’accesso ai vaccini nei Paesi in via di sviluppo.

Un’altra percentuale dell’importo stanziato sarà riservata alla ricerca, allo sviluppo ed al miglioramento dell’accesso ai test ed ai medicinali. I fondi rimanenti verranno utilizzati per rafforzare i sistemi sanitari locali nei Paesi in via di sviluppo.

fonte: admin.ch