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Il 14 febbraio 2022, i rappresentanti e le rappresentanti della Federazione svizzera dei sordi (SGB-FSS), dell’Amministrazione federale e di varie conferenze intercantonali si incontrano per un primo dialogo sulla lingua dei segni. L’obiettivo è sondare come la partecipazione delle persone sorde in Svizzera possa essere ulteriormente migliorata.

L’incontro, organizzato dall’Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità (UFPD), segna l’inizio di un dialogo strutturato. L’obiettivo è analizzare le esigenze della comunità sorda e discutere insieme del quadro in cui potrebbero essere prese in considerazione ed elaborate ulteriormente. In un secondo tempo si tratterà di approfondire le possibilità d’azione a livello specialistico.

L’UFPD e la Federazione svizzera dei sordi (SGB-FSS) hanno identificato sei aree tematiche che dovranno essere trattate in modo prioritario nel dialogo: accesso alle informazioni pubbliche della Confederazione; formazione bilingue (lezioni in lingua parlata e in lingua dei segni); accesso a servizi di interpretariato; accesso all’assistenza sanitaria; lingua e cultura; basi statistiche sulle persone sorde in Svizzera.

La lingua dei segni è una lingua a sé ed è equivalente alla lingua parlata. In Svizzera, per circa 10 000 persone sorde la prima lingua è una delle tre lingue dei segni nazionali: la lingua dei segni svizzero-tedesca (la Deutschschweizer Gebärdensprache), la lingua dei segni francese (la Langue des signes française) o la Lingua dei segni italiana. Come in altri Paesi, anche in Svizzera la lingua dei segni è stata repressa a lungo e per decenni i bambini e gli adolescenti sordi sono stati costretti a imparare la lingua parlata. Da 40 anni i sordi si impegnano attivamente per il riconoscimento e la promozione della loro lingua e la legislazione della Confederazione e dei Cantoni prevede già oggi misure volte a facilitare e promuovere l’uso della lingua dei segni nella vita quotidiana.

La lingua dei segni è un sistema linguistico complesso con differenze nazionali e regionali ma che, ciononostante, unisce i sordi di tutto il mondo.