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Giornata internazionale della lingua madre: giornata nata per celebrare, il 21 febbraio di ogni anno, il multilinguismo e la diversità linguistica.

La Giornata internazionale della lingua madre, istituita dall’UNESCO nel 1999 e riconosciuta dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 2007. La data del 21 febbraio è stata scelta in ricordo del 21 febbraio 1952 quando dozzine di studenti dell’Università di Dacca e attivisti del Movimento per la lingua furono uccise dalle forze di polizia   è stato scelto per ricordare il 21 febbraio 1952, quando diversi studenti bengalesi dell’Università  di Dacca furono uccisi dalle forze di polizia del Pakistan (Pakistan Occidentale), di cui allora il Bangladesh (Pakistan Orientale) faceva parte, mentre manifestavano per il riconoscimento del bengalese come lingua ufficiale di quello che si chiamava Pakistan Orientale.

Il 21 febbraio si celebrerà con un evento online dalla sede dell’UNESCO a Parigi, la Giornata Internazionale della Lingua Madre. Il tema di quest’anno è “Utilizzare la tecnologia per l’apprendimento multilingue: sfide e opportunità”. Si discuterà del ruolo che la tecnologia può svolgere nel progresso dell’istruzione multilingue e nel sostegno dello sviluppo di un insegnamento e di un apprendimento di qualità per tutti.

La scelta di questa tematica è motivata dalla prolungata chiusura delle scuole in tutto il mondo causata della pandemia ancora in corso. Per tale ragione, molti Paesi hanno dovuto fare affidamento sulla tecnologia per permettere la continuità dell’apprendimento.

Secondo un sondaggio condotto nel 2021 su quali siano state le misure adottate dall’istruzione nazionale in risposta alla chiusura scolastica in 143 Paesi, è emerso che il 96% dei Paesi ad alto reddito ha continuato tramite un apprendimento a distanza con piattaforme online. Nel caso invece dei Paesi a basso reddito, la maggior parte ha utilizzato mezzi di trasmissione come televisione (83%) e radio (85%).

In entrambi i casi, gli insegnanti mancavano di competenze ed erano impreparati a far uso della didattica a distanza. Molti studenti non hanno potuto avere a disposizione le attrezzature necessarie, l’accesso a Internet, ai materiali e ai contenuti digitali e gli strumenti, i programmi e i contenuti dell’insegnamento e dell’apprendimento da remoto non sono sempre in grado di andare incontro alla diversità linguistica.

Nonostante ciò, la tecnologia rappresenta lo strumento che potrebbe aiutarci ad affrontare le sfide che l’istruzione di oggi porta con sé. Può anche implementare gli sforzi per garantire un apprendimento permanente, equo e inclusivo per tutti. E per far questo, l’istruzione multilingue basata sulla lingua madre è un fattore essenziale. (UNESCO)

La lingua madre, detta anche madrelingua o L1, prima lingua, di un individuo è ognuna delle lingue naturali (quelle che si sono sviluppate spontaneamente nelle differenti culture) che vengono apprese dall’individuo stesso attraverso un processo naturale, indipendentemente dall’ istruzione ricevuta.

Ogni bambino acquisisce normalmente almeno un idioma come lingua nativa. Capita spesso che le lingue native siano più di una, in questo caso il parlante è definito nativamente bilingue o plurilingue. Il plurilinguismo nativo è comune soprattutto nelle società plurilingui come la Svizzera, la pressoché totalità dell’Africa, in particolare quella subsahariana, e molti altri luoghi del mondo.