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Passati i Giorni della Merla, ultimi tre giorni di gennaio considerati i più freddi dell’anno, oggi, 2 febbraio, si celebra la CANDELORA, la festa cattolica della Presentazione al Tempio di Gesù. Si benedicono candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù che venne portato al Tempio di Gerusalemme, 40 giorni dopo la nascita, come previsto dalla legge giudaica per i primogeniti maschi.

CURIOSITÀ

La “Candelora dei Fiumaroli”
Nella chiesa di Santa Maria dell’Orto a Roma in Trastevere, per secoli si è celebrata la Canderola, oltre che con i ceri, con la benedizione delle acque del Tevere.

La mattina del 2 febbraio tutti si presentavano sulle proprie imbarcazioni per la benedizione solenne e la consegna dei ceri.

Gli equipaggi potevano accenderli – come segno di devozione alla Madonna e come richiesta d’aiuto – solo in caso di pericolo, malattia, temporali e tempeste.

Dal 1983 è ripristinata (nella domenica prossima alla data indicata, quest’anno sarà il 5 febbraio), la celebrazione del rito della consegna delle candele benedette ai marinai, pescatori, agli equipaggi dei battelli fluviali oltre che agli sportivi dei circoli nautici ed a tutti coloro che vivono e lavorano sul Tevere.

Per tradizione, il giorno della Candelora, viene preso in considerazione per predire l’andamento della seconda parte dell’inverno.

Un proverbio VENETO, dice: “Candelora, se la vien con sol e bora de l’inverno semo fora. Se la vien con piova e vento de l’inverno semo drento”.

Un analogo proverbio TOSCANO, invece, recita: “Candelora, se nevica o se plora dell’inverno sèmo fora. Ma se è sole o solicello, siamo ancora a mezzo inverno”.

Quindi una Candelora di bel tempo preannuncia, per i Veneti, già l’inizio di una buona stagione, mentre per i Toscani un inverno ancora rigido

Fonte: Cieli sereni – PG