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Nella sua seduta del 1° febbraio 2023 il Consiglio federale ha adottato il rapporto sulla politica estera 2022. Il documento, che include una parte dedicata alla guerra in Ucraina, esamina lo stato delle relazioni con l’Unione europea, l’impegno della Svizzera in favore di un multilateralismo più efficace e l’elezione del nostro Paese a membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU nel biennio 2023-2024.

Il 2022 è stato segnato dalla pandemia di COVID-19, dalle numerose catastrofi climatiche e dall’aggressione militare della Russia contro l’Ucraina. Questa offensiva ha scatenato una grave crisi energetica in Europa che si è tradotta in insicurezza alimentare, indebitamento e ritorno dell’inflazione in molti Paesi.

La guerra in Ucraina ha fatto piombare l’Europa in una «nuova era» di instabilità, influenzando profondamente la politica estera della Svizzera, che a più riprese ha condannato l’aggressione russa. Il Consiglio federale ha appoggiato le sanzioni dell’UE e ha mostrato solidarietà nei confronti della popolazione ucraina colpita. La Svizzera si è appellata alla sua neutralità permanente e si è battuta per il rispetto del diritto internazionale e dello Statuto delle Nazioni Unite.

La Ukraine Recovery Conference (URC2022), tenutasi a luglio a Lugano, ha permesso di avviare il processo politico di ricostruzione del Paese. I principi di Lugano serviranno come valori di riferimento comuni per il futuro dell’Ucraina.

Il rinnovo e la stabilizzazione a lungo termine delle relazioni tra la Svizzera e l’UE sono una preoccupazione costante del Consiglio federale, che a febbraio ha definito l’orientamento di un nuovo pacchetto negoziale con l’UE e ha ribadito l’intenzione di perseguire la via bilaterale. Questo approccio «a pacchetto» dovrebbe garantire un migliore equilibrio tra gli interessi di entrambe le parti. Nel corso del 2022 si sono svolte sei tornate di colloqui esplorativi per chiarire l’esistenza di una base comune per la ripresa dei negoziati.

Il 2022 è stato anche segnato da una profonda crisi di fiducia nei confronti degli organismi multilaterali e della loro capacità di affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e le pandemie. Il Consiglio federale è persuaso della necessità di trovare soluzioni globali a queste sfide, e del ruolo essenziale delle organizzazioni internazionali al riguardo.

Nel complesso, l’attuazione della strategia di politica estera svizzera è proseguita nel 2022. Il Consiglio federale ha continuato a operare per un inquadramento strategico delle sue relazioni con le grandi potenze e le regioni chiave della sua politica estera.

Nel 2022 il Consiglio federale ha anche adottato la Strategia di controllo degli armamenti e di disarmo 2022–2025. Parallelamente, il DFAE ha varato il Piano d’azione OSCE 2022–2025 e le Linee guida sull’acqua 2022–2025. Il rapporto sulla politica estera contiene, come avviene a cadenza quadriennale, un allegato sulla diplomazia dei diritti umani.

fonte: Dipartimento federale degli affari esteri
foto: pixabay