I veicoli nuovi sono responsabili di circa il 10% della domanda di plastica nell’UE ed il settore automobilistico è il primo consumatore di materie prime come alluminio, magnesio, metalli del gruppo del platino ed elementi delle terre rare. Una nuova serie di disposizioni, proposte dalla Commissione europea per rivedere la direttiva UE sui veicoli fuori uso, intendono migliorare la circolarità del settore automobilistico. I ricercatori dell’Empa hanno svolto un ruolo cruciale nella definizione dei contenuti di questa nuova proposta.
Ogni anno, in Europa, oltre sei milioni di veicoli giungono a fine vita. Una gestione inadeguata di questi veicoli comporta perdite di valore e inquinamento. Una recente valutazione dell’attuale legislazione europea che regolamenta il settore ha evidenziato la necessità di apportare notevoli miglioramenti per favorire la transizione del settore automobilistico verso un’economia circolare, riducendo così l’impatto ambientale legato alla produzione e al trattamento di fine vita dei veicoli e rafforzando la sostenibilità dell’industria automobilistica e del riciclaggio in Europa.
I nuovi veicoli che entrano nel mercato sono responsabili di circa il 10% della domanda di plastica e del 9% della domanda di rame nell’UE. Inoltre, l’industria automobilistica si basa su oltre 60 materie prime diverse. Il passaggio alle auto elettriche comporterà ulteriori sfide, poiché aumenterà il fabbisogno di palladio e di altri metalli preziosi necessari per l’elettronica incorporata, nonché di rame e di elementi di terre rare utilizzati nei magneti permanenti (REPM) della maggior parte dei motori elettrici.
D’altra parte, meno del 20% delle frazioni di plastica recuperate dai veicoli a fine vita viene attualmente riciclato e le materie prime critiche (CRM), come gli elementi delle terre rare nei motori elettrici o il palladio nell’elettronica incorporata, non vengono generalmente recuperate. La sfida è quindi quella di aumentare il recupero di CRM e altri materiali da componenti e materiali rilevanti prima dell’attuale pratica di frantumazione dei veicoli fuori uso.
Da diversi anni, i ricercatori del Laboratorio Tecnologia e Società dell’Empa (Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca) di San Gallo, sostengono l’Ufficio Federale Svizzero per l’Ambiente (UFAM) nel migliorare il riciclaggio delle automobili e dei dispositivi elettronici attraverso vari progetti di scienza per la politica. Un progetto recentemente completato ha esplorato la possibilità di rimuovere e riciclare separatamente i dispositivi elettronici incorporati nei veicoli a fine vita da una prospettiva tecnica, ambientale ed economica.
I risultati di questo studio e di quelli precedenti sono serviti come base per definire quali dispositivi dovrebbero essere rimossi e riciclati separatamente nel contesto della recente revisione dell’Ordinanza svizzera sulla restituzione, la ripresa e lo smaltimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Le nuove disposizioni stabiliscono che i dispositivi elettronici incorporati nei veicoli a fine vita devono essere rimossi e riciclati separatamente quando ciò è sostenibile dal punto di vista economico e significativo per l’ambiente.
Considerate le loro competenze, i ricercatori dell’Empa sono stati invitati dal Joint Research Center (JRC) della Commissione europea a contribuire a un’analisi iniziale di misure selezionate per migliorare la circolarità del CRM e di altri materiali nelle autovetture, insieme all’Öko-Institut e.V. tedesco e alla Chalmers University in Svezia. La collaborazione ha portato alla stesura di un rapporto congiunto che comprende una valutazione socio-economica e ambientale di ciascuna di queste misure e una serie di raccomandazioni.
In seguito alle raccomandazioni del rapporto, il 13 luglio la Commissione europea ha pubblicato una proposta di nuova direttiva sui veicoli fuori uso. La proposta comprende, tra l’altro, quattro disposizioni politiche volte ad aumentare il riciclaggio e il riutilizzo dei componenti contenenti CRM e altri materiali (ad esempio, elementi delle terre rare, rame e palladio) nei nuovi veicoli, coprendo sia la fase di progettazione che quella di fine vita.
Secondo queste disposizioni:
– i veicoli elettrici dovrebbero essere progettati in modo da consentire la rimozione del motore elettrico,
– i produttori dovranno informare i riciclatori dei CRM utilizzati nei loro veicoli ed etichettare chiaramente alcuni componenti contenenti tali materiali.
– obbligatorietà della rimozione del motore elettrico prima della rottamazione di un veicolo elettrico
– obbligatorietà della rimozione di alcuni componenti elettronici (come i sistemi di infotainment e gli inverter) prima della rottamazione di un veicolo.
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