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Tramite una decisione formale il Sorvegliante dei prezzi ordina a Booking.com B.V. (Booking.com) di ridurre i prezzi in Svizzera. Dalla sua analisi, infatti, è emerso che le commissioni applicate agli hotel svizzeri sono abusive ed eccessivamente elevate. Booking.com dovrà ridurre di quasi un quarto queste commissioni entro tre mesi dall’entrata in vigore della decisione e applicare la riduzione per tre anni. La misura si è resa necessaria data l’impossibilità di trovare una soluzione amichevole.

Secondo la legge federale sulla sorveglianza dei prezzi (LSPr; RS 942.20) il Sorvegliante dei prezzi deve impedire o eliminare i prezzi abusivi che non sono il risultato di un’efficace concorrenza. A tal fine, utilizza una procedura in più fasi basata su analisi della posizione di mercato, del contesto concorrenziale e della politica dei prezzi. Nel caso della piattaforma di prenotazione alberghiera Booking.com, gli accertamenti hanno rivelato che quest’ultima deve sottostare alla LSPr e che le commissioni applicate agli alberghi svizzeri sono eccessivamente elevate. Il Sorvegliante dei prezzi ha quindi contattato Booking.com per porre rimedio all’abuso tramite un accordo amichevole. Nonostante gli intensi negoziati, non è stato possibile trovare una soluzione di questo tipo.

Pertanto, dopo il fallimento delle trattative, il Sorvegliante dei prezzi ha emanato una decisione formale che impone a Booking.com di ridurre di quasi un quarto le sue commissioni. Le modalità concrete possono essere stabilite dall’azienda. La riduzione va effettuata entro tre mesi dall’entrata in vigore della decisione e, come previsto dalla legge, ha una durata limitata, in questo caso specifico tre anni.

L’obiettivo della misura è duplice: rendere più competitivi gli hotel svizzeri per far fronte alla dura concorrenza su scala globale e, allo stesso tempo, ridurre direttamente l’onere finanziario per i clienti.

Booking.com può presentare ricorso presso il Tribunale amministrativo federale entro 30 giorni dall’emanazione della decisione.

fonte: Commissione federale delle comunicazioni – Sorveglianza dei prezzi