Nella sua seduta del 21 maggio 2025 il Consiglio federale ha definito le priorità tematiche per la presidenza svizzera dell’OSCE nel 2026. Il Consiglio federale ha inoltre approvato il budget per l’organizzazione della Conferenza ministeriale dell’OSCE, che si terrà in Svizzera nel dicembre del 2026.
Il 1° gennaio 2026 la Svizzera assumerà la presidenza dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). La sua candidatura, approvata dall’OSCE il 30 dicembre 2024, ha fatto seguito agli appelli lanciati da numerosi Stati partecipanti affinché ricoprisse questa funzione, che è d’altronde in linea con la sua costante volontà di contribuire attivamente alla pace, alla sicurezza e alla stabilità in Europa e anche oltre i suoi confini.
Il Consiglio federale ha definito cinque priorità per la presidenza svizzera. Si tratta, da un lato, di promuovere il rispetto dei principi dell’Atto finale di Helsinki a favore di una pace duratura in Europa e, dall’altro, di rafforzare il dialogo inclusivo tra tutti i 57 Stati partecipanti. La Svizzera intende inoltre promuovere la diplomazia scientifica anticipatrice al servizio della sicurezza cooperativa e sostenere la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani e si adopererà per preservare la capacità di azione dell’OSCE, che riunisce non solo i Paesi europei, ma anche gli Stati Uniti e la Russia.
Una volta all’anno, di solito a dicembre, il Paese che presiede l’OSCE organizza una conferenza a livello ministeriale. Il Consiglio federale ha approvato oggi il budget supplementare che servirà a garantire l’organizzazione di tale conferenza.
Con 57 Stati partecipanti, l’OSCE è la principale organizzazione di sicurezza regionale a livello mondiale. In quanto tale, la sua priorità è superare le differenze e rafforzare la fiducia. La Svizzera fa parte dell’OSCE sin dalla sua creazione a Helsinki nel 1975 e sarà il primo Paese a esercitarne per la terza volta la presidenza, dopo il 1996 e il 2014.
fonte: Il Consiglio federale svizzero
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