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Nel 2024 il mercato postale svizzero ha registrato uno dei tassi di crescita della cifra d’affari più elevati degli ultimi anni. I principali fattori di questa evoluzione sono stati gli adeguamenti tariffari e l’aumento marcato del volume dei pacchi importati. Nel contempo, si è ulteriormente accentuato il calo strutturale dei volumi della posta-lettere e dei giornali. Nel periodo in esame, la Posta ha adempiuto pienamente le prescrizioni della legislazione postale.

Nel 2024 la cifra d’affari totale del mercato postale è stata pari a 4,3 miliardi di franchi, con un volume di invii pari a 2,6 miliardi. Dopo due esercizi con una cifra d’affari in calo, il settore è tornato su un percorso di crescita pur non avendo ancora raggiunto il picco registrato durante il 2021 – l’anno della pandemia. L’aumento osservato nel periodo in esame è da ricondurre principalmente agli aumenti di prezzo in tutti i segmenti di prodotto. Mentre i servizi di corriere, espresso e pacchi (invii CEP) hanno registrato un incremento moderato dei volumi, le quantità di lettere, giornali e riviste spedite sono calate nettamente.

Sostenuta dalla forte domanda nel segmento dei pacchi, dal 2020 la cifra d’affari del settore postale è cresciuta complessivamente in media dello 0,8 per cento all’anno. Nello stesso periodo i volumi sono complessivamente diminuiti in media del 4 per cento ogni anno. Il settore della posta-lettere è in costante calo da anni, tanto che il suo peso sulla cifra d’affari totale del mercato postale svizzero si è fortemente ridotto. Il settore postale ha registrato un forte aumento nel traffico transfrontaliero

Secondo l’ordinanza sulle poste, il 95 per cento dei pacchi nazionali del servizio universale deve essere recapitato il giorno feriale successivo o entro tre giorni feriali dalla presa in consegna. Per i pacchi I+1 la prescrizione in merito ai tempi di consegna è stata superata e, con un valore del 96,20 per cento, ha fatto registrare un netto miglioramento rispetto all’anno precedente. Per i pacchi I+3, consegnati puntualmente nel 99,60 per cento dei casi, la Posta si è posizionata nettamente al di sopra del valore prescritto.

In tutti i Cantoni, la Posta ha superato il valore obiettivo del 90 per cento, incluso il servizio a domicilio, in relazione alla raggiungibilità, ottenendo una media nazionale del 96,73 percento (incl. il servizio a domicilio). Tale media risulta leggermente superiore rispetto all’anno precedente (96,68 %).

Nel 2024 la Posta ha richiesto una revisione sostanziale dello scenario ipotetico di riferimento, il quale si basava in gran parte su dati di settore risalenti al 2013. Da allora, il mercato postale ha subito notevoli trasformazioni, con sviluppi divergenti nei segmenti della posta-lettere e della posta-pacchi, nei servizi offerti agli sportelli e, in particolare, nei versamenti effettuati allo sportello. Lo scenario ipotetico deve inoltre riflettere i bisogni reali della popolazione e dell’economia, condizione indispensabile per un calcolo attendibile dei costi netti del servizio universale. Dopo un’attenta analisi del nuovo scenario ipotetico presentato dalla Posta, nel 2024 la PostCom lo ha approvato.

Grazie alla digitalizzazione in atto e all’impiego delle nuove tecnologie, la Posta mira a cogliere nuove opportunità di crescita.

Nel 2024 i controlli effettuati hanno evidenziato meno indizi di violazioni rispetto agli anni precedenti. Dal gennaio 2019 sono stati sottoposti a verifica approfondita 84 operatori, con l’avvio di procedure di vigilanza in 27 casi. Le irregolarità più frequenti riguardavano il rispetto dell’orario settimanale di lavoro stabilito contrattualmente (massimo 44 ore), del salario minimo orario (almeno 19 franchi) e di altri obblighi in materia di diritto del lavoro.

Unitamente ai bassi margini di guadagno nel segmento dei pacchi, il calo del volume della posta-lettere ha inciso direttamente sulla situazione finanziaria degli operatori postali storici in Europa, compromettendo la loro capacità di finanziare il servizio universale. Di fronte a questa erosione, diversi Paesi europei hanno allentato alcuni obblighi legati al servizio universale e sostenuto gli operatori postali storici con sovvenzioni statali. Nel confronto internazionale, l’offerta e la qualità del servizio universale in Svizzera restano ancora particolarmente elevate. Tuttavia, le prospettive si fanno più cupe: anche la Svizzera dovrà avviare un dibattito di principio sull’adattamento del servizio universale e sul suo finanziamento alla luce delle nuove condizioni.

Fonte: Commissione federale delle poste
foto: pixabay