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Nell’ambito delle loro attività, le imprese svizzere sono tenute a rispettare i diritti umani e l’ambiente. Allo stesso tempo devono rimanere competitive sia in Svizzera sia all’estero. Per continuare a garantire il necessario coordinamento internazionale, occorre adeguare la legislazione. Nella seduta del 3 settembre 2025, il Consiglio federale ha deciso di presentare un controprogetto indiretto all’iniziativa popolare sulla gestione sostenibile delle imprese.

Ai fini della trasparenza, il diritto svizzero impone alle grandi imprese di redigere una relazione sui rischi della loro attività per quanto riguarda l’ambiente, le questioni sociali, le condizioni dei lavoratori, i diritti umani e la lotta contro la corruzione, nonché sulle misure di contrasto adottate. Le imprese esposte a rischi nei settori sensibili del lavoro minorile e dei minerali originari di zone di conflitto devono inoltre rispettare estesi obblighi di diligenza e rendicontazione.

Con questa normativa la Svizzera ha optato per una legislazione coordinata a livello internazionale. Tale coordinamento è infatti essenziale per mantenere la competitività delle imprese svizzere. Visto che le nuove disposizioni previste dall’Unione europea (UE) interesseranno anche le imprese in Svizzera, il Consiglio federale ritiene necessario adeguare la legislazione; solo in questo modo sarà possibile continuare a garantire il coordinamento internazionale.

Controprogetto indiretto all’iniziativa popolare
Nella seduta del 3 settembre 2025, il Consiglio federale ha pertanto deciso di presentare un controprogetto indiretto all’iniziativa popolare sulla gestione sostenibile delle imprese, che non dovrà andare oltre le future disposizioni dell’UE e che terrà conto degli standard internazionali riconosciuti, in particolare le norme relative agli obblighi di diligenza e alla rendicontazione in materia di sostenibilità.

Il Consiglio federale stabilirà l’effettiva attuazione materiale in un secondo momento, non appena si delineerà l’orientamento delle future disposizioni dell’UE (cosiddetto pacchetto Omnibus) e adotterà l’avamprogetto probabilmente entro fine marzo 2026.

fonte: Il Consiglio federale svizzero
foto: pixabay


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