Il 13 agosto 2025 il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente il controprogetto indiretto all’iniziativa popolare «Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)». Il Collegio respinge l’iniziativa, ma con il controprogetto intende adeguare la legge federale sull’energia nucleare affinché in Svizzera possano nuovamente essere autorizzate nuove centrali nucleari. In tal modo l’energia nucleare rimane un’opzione attuabile per garantire la sicurezza a lungo termine dell’approvvigionamento energetico della Svizzera.
L’iniziativa popolare federale «Energia elettrica in ogni tempo per tutti (Stop al blackout)» chiede di sancire nella Costituzione federale che l’approvvigionamento di energia elettrica sia garantito in ogni tempo e che la Confederazione definisca le relative responsabilità. Tuttavia, ciò rappresenterebbe un cambiamento radicale rispetto all’attuale ripartizione dei compiti e delle responsabilità in materia di approvvigionamento energetico tra Comuni, Cantoni e Confederazione. Per questo motivo il Consiglio federale respinge l’iniziativa.
L’iniziativa chiede inoltre che siano ammissibili tutti i tipi di produzione di energia elettrica rispettosi del clima. Indirettamente chiede pertanto la revoca del divieto di costruire nuove centrali nucleari. Il Consiglio federale sostiene questo punto fondamentale, così da mantenere aperte tutte le opzioni per l’approvvigionamento energetico dei prossimi anni. Tuttavia, non è necessaria alcuna modifica costituzionale, ma è sufficiente un adeguamento della legge federale sull’energia nucleare. Il Consiglio federale propone pertanto un controprogetto indiretto, che è stato posto in consultazione tra dicembre 2024 e aprile 2025.
Durante la consultazione si sono avute reazioni contrastanti: tra i partiti politici UDF, PLR e UDC accolgono il controprogetto indiretto, mentre Il Centro, PEV, pvl, I Verdi e PS lo respingono così come le organizzazioni ambientaliste. La larga maggioranza delle organizzazioni economiche lo sostiene. L’Associazione dei fornitori di energia elettrica (AES) ed i grandi fornitori di energia BKW, Alpiq e Axpo sono favorevoli al controprogetto, mentre la maggioranza dei Cantoni lo respinge e chiede di procedere ad una valutazione tecnica e strategica prima di un’eventuale revoca del divieto di rilasciare nuove autorizzazioni di massima. Inoltre occorre definire le condizioni quadro quali il finanziamento e le procedure di autorizzazione di nuove centrali nucleari e garantire la dotazione di fonti rinnovabili.
Contenuto del controprogetto indiretto: le due disposizioni sul divieto di autorizzazioni di massima per le nuove centrali nucleari e per eventuali modifiche a centrali nucleari esistenti, contenute nella legge federale sull’energia nucleare, devono essere abrogate senza essere sostituite. Questo consentirà, in futuro, di ripristinare il rilascio di nuove autorizzazioni di massima per le centrali nucleari. L’obiettivo è quello di definire la politica energetica svizzera in modo che sia aperta a tutte le tecnologie, compresa l’energia nucleare, creando così una garanzia effettiva dell’approvvigionamento elettrico nel caso il potenziamento delle energie rinnovabili non possa avvenire nella misura desiderata, i progressi nello stoccaggio stagionale di elettricità siano troppo limitati e non siano disponibili ulteriori alternative rispettose del clima per la produzione di energia elettrica.
Nel messaggio il Consiglio federale non ha apportato adeguamenti di contenuto rispetto al progetto posto in consultazione, ma tiene conto delle richieste formulate durante la consultazione stessa.
– Nel controprogetto indiretto non si tratta di decidere in merito alla costruzione di nuove centrali nucleari visto che al momento non sono previsti progetti concreti in tal senso. Il finanziamento, le questioni specifiche relative ai progetti o gli adeguamenti delle procedure di autorizzazione non sono pertanto oggetto del controprogetto.
– L’incremento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili deve continuare a essere perseguito con coerenza. Le energie rinnovabili e le nuove centrali nucleari non si escludono a vicenda. Il Consiglio federale è convinto che il controprogetto non comprometta in alcun modo il clima degli investimenti e la sicurezza della pianificazione per quanto riguarda il potenziamento delle energie rinnovabili. Per le tecnologie di produzione di energia elettrica rinnovabile continuano a essere disponibili i contributi di promozione sanciti nella legge federale sull’energia.
– Le nuove Prospettive energetiche, che saranno disponibili entro la fine del 2027, rappresentano una valutazione tecnica e strategica per la futura politica energetica. In esse vengono presi in esame diversi scenari di sviluppo fino al 2060. Per la produzione di energia elettrica si tiene conto anche del possibile impiego futuro di centrali nucleari rispettose del clima e in grado di non gravare sullo sfruttamento del suolo, grazie alla loro elevata densità energetica. Come molte altre tecnologie, anche l’energia nucleare comporta dei rischi che devono essere ridotti al minimo.
fonte: Il Consiglio federale svizzero
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