Il 30 novembre 2025 il popolo svizzero si esprime sull’Iniziativa popolare «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)».
In breve
Entro il 2050 la Svizzera deve ridurre a un saldo netto pari a zero le proprie emissioni di gas serra: è quanto ha deciso il Popolo. Per finanziare le misure necessarie al raggiungimento di questo obiettivo la Confederazione dispone oggi di circa due miliardi di franchi all’anno, provenienti principalmente dalle tasse sul consumo di combustibili, carburanti ed energia elettrica.
L’iniziativa chiede che siano destinati più fondi alla politica climatica e prevede a tal fine l’introduzione di un’imposta federale sulle successioni e sulle donazioni, che si aggiungerebbe a quelle previste per il momento solo da Cantoni e Comuni. La nuova imposta federale si applicherebbe alle successioni e alle donazioni delle persone fisiche. Sull’importo eccedente i 50 milioni di franchi sarebbe prelevata un’imposta del 50 per cento, il cui gettito verrebbe attribuito per due terzi alla Confederazione e per un terzo ai Cantoni. Come precisa l’iniziativa stessa, il gettito della nuova imposta dovrà poi essere utilizzato «per combattere la crisi climatica in modo socialmente equo e per apportare all’economia nel suo complesso la trasformazione necessaria a tal fine».
La domanda che figura sulla scheda:
Volete accettare l’iniziativa popolare «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)»?
Consiglio federale e del Parlamento raccomandano di votare: NO
Per il Consiglio federale e il Parlamento l’iniziativa non è il modo giusto per raggiungere gli obiettivi climatici che la Svizzera si è prefissa. La sua attuazione potrebbe inoltre indurre contribuenti facoltosi e imprese a lasciare la Svizzera, mettendo a repentaglio posti di lavoro e finendo col generare un gettito fiscale inferiore a quello attuale, anziché incrementarlo.
Il comitato d’iniziativa raccomanda di votare: SI
Il comitato d’iniziativa è dell’avviso che la politica climatica attuale non sia sufficiente e che per combattere la crisi climatica occorra investire di più. Chi mette in pericolo le basi naturali della vita per il proprio profitto deve rispondere delle sue azioni. Un’imposta per il futuro del 50 per cento prelevata sulle successioni e sulle donazioni superiori a 50 milioni di franchi è perciò da ritenersi socialmente equa.
fonte: admin.ch
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