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Il Rome Swiss Network con il sostegno del Circolo Svizzero di Roma ha avviato il programma “Roma Incontra” che realizza attività di informazione con il mondo dell’imprenditoria, della finanza e della tecnologia italiano e quello svizzero. Un meeting di imprese svizzere ove si vuole illustrare le potenzialità offerte dal mercato italiano della produzione e delle professioni. Partecipano aziende che sostengono il Rome Swiss Network ed i Soci Circolo Svizzero.
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La crisi economica ha peggiorato la situazione del turismo in Italia, una gallina dalle uova d’oro dalle potenzialità mai adeguatamente sfruttate. Tuttavia sarebbe eccessivo essere totalmente pessimisti sul futuro di questo essenziale comparto economico: nel Paese ci sono forze giovani e innovative che lasciano intravvedere la possibilità di una ripresa almeno parziale. Certo, senza un profondo cambiamento di mentalità nell’ambito burocratico, la ripresa resterebbe solo un sogno. E’ più o meno quanto emerso dall’interessante serata organizzata presso l’Hotel Victoria dal Circolo Svizzero di Roma, protagonista il professor Attilio Celant, economista, geografo e ordinario di geografia economica presso la Sapienza di Roma, già Preside per 9 anni della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”.

Il presidente Fabio Trebbi, aprendo la serata, ha ricordato le aziende che hanno costituito il nucleo base e sostengono il ‘Rome Swiss Network’ dalla sua nascita: Autoimport, Hotel Victoria, SwissPost, RSA servizi, National Suisse, Kalestenon, Content Ed Net, Wildemeia, VonMoos Gioielli Roma, Darwin Arline e presentato le nuove adesioni Recycling, avvocato Giampietro, Optima, Grand Hotel de la Minerve, Rheinmetall, Swiss Post Solution, Studio Caravita & partners, i cui responsabili hanno sintetizzato alla platea la loro attività. La parola è passata al moderatore, il corrispondente del ‘Corriere del Ticino’ da Roma Giuseppe Rusconi, che ha brevemente introdotto il tema dell’incontro. Il professor Attilio Celant, ha poi deliziato con una piacevole eloquenza la trentina di presenti, illustrando le caratteristiche del turismo italiano oggi. Dichiarandosi sostanzialmente ottimista sul futuro, l’economista non ha però nascosto le gravi pecche del settore, già di per sé in perdita di velocità rispetto alla concorrenza degli altri Paesi ben prima dell’esplodere della crisi economica. La responsabilità di tale stato di cose va attribuita principalmente ai mostruosi lacci burocratici che frenano, spesso strangolandola, ogni nuova iniziativa e alla carente sensibilità turistica largamente diffusa nella Penisola. Non è solo Pompei a conoscere crolli: Pompei è solo la punta di un iceberg esteso da nord a sud. Eppure ci sono forze nuove ben intenzionate a fare. In tal senso non si può dimenticare che l’Italia è geograficamente inserita in un bacino, quello euro mediterraneo, che ha grandi potenzialità, pur oggi frenate dalla grave instabilità politica derivata dall’esplodere delle cosiddette ‘primavere arabe’.
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Alla bella e applaudita relazione del professor Attilio Celant è seguita una breve discussione, con interventi del pubblico e – richiesta a gran voce – una messa a punto di Giuseppe Rusconi sugli ultimi, inauditi, avvenimenti vaticani. Alla fine un buffet leggero (deliziosi ad esempio gli gnocchetti sardi con pesto di rughetta e noci) ha permesso a tutti un’oretta di conivivialità rilassante.

Un particolare ringraziamento anche all’”Hotel Victoria” sostenitore del Rome Swiss Network che con la sua professionalità, disponibilità e collaborazione ha favorito il successo dell’evento.