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Il nuovo anno si è aperto nel migliore dei modi, il Presidente della Confederazione Burkhalter ha affermato: “Italia e Svizzera hanno un percorso condiviso. Stringeremo accordi fiscali tra i due paesi”. Un auspicio esplicitato in occasione della seconda edizione del Forum per il dialogo tra la Svizzera e l’Italia. I-CH
Un evento nato un anno fa per riflettere e fornire nuovi impulsi alle relazioni tra la Svizzera e l’Italia. Il Forum nasce dalla constatazione, storica, dell’importanza che i nostri due Paesi rivestono l’uno per l’altro. Perciò è necessario riunire, oltre ai responsabili governativi, anche Parlamentari, attori economici e finanziari, rappresentanti dei media, della ricerca e della cultura, al fine di ridurre la distanza fisica e culturale.
E’ un percorso lungo e forse difficoltoso, ma necessario. Un viaggio che è già iniziato, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, ha incontrato la Consigliera federale Widmer-Schlumpf per i colloqui che dovrebbero portare alla soluzione delle questioni ancora aperte in ambito fiscale tra i nostri due Paesi.
A maggio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sarà in visita di Stato in Svizzera. Un grande lavoro governativo e sociale. Le relazioni umane sono molto importanti nella nostra storia comune. La Svizzera, nel secondo dopoguerra è stata terra d’immigrazione, dando vita a storie dell’immigrazione italiana. Cosi la Svizzera divenne terra d’integrazione. Come dimostra l’attuale situazione dei richiedenti l’asilo somali. Una realtà delicata considerando che il soggiorno in Svizzera e’ temporaneo, l’inserimento nel mercato del lavoro è difficile a causa della lingua e professionalità. Ma nonostante tutto, il loro numero è in continuo aumento. Nel 2010 c’erano 4’309 richiedenti l’asilo somali in Svizzera. A 3’592 di loro è stata concessa l’ammissione provvisoria. Solo al 4,7 % di questi candidati nel 2011 è stato concesso il diritto di asilo. Gli altri casi sono rimasti pendenti.
Spaccati che ricordano la storia moderna di molti paesi che devastati da guerre e rivoluzioni, hanno visto esodi di immigrazione di massa.
Certamente gli attuali dati per i somali in Svizzera, sono chiari e confortanti, sopratutto considerando che oltre ottomila somali vivono attualmente in Svizzera. Un migliaio ha ottenuto il passaporto svizzero. La maggior parte è arrivata nella Confederazione come richiedente l’asilo. Infatti la normativa svizzera consente, a seconda dei casi, il rilascio di permesso di soggiorno provvisorio (permesso F). Solitamente i richiedenti hanno parenti nel territorio in cui immigrano, cosi da avere un punto di appoggio e sentirsi a casa.
Fabiana Traversi