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Il contratto di rete d’imprese garantisce innovatività e protezione al diritto di proprietà intellettuale.
mondo rete
Questa e´ una delle proposte che verranno poste in discussione alla riapertura dei lavori del RSN in autunno.

Gli eventi posti in discussione sino ad ora, i temi trattati, i relatori intervenuti hanno fatto conoscere ad un pubblico sempre più vasto ed attento l’effervescenza innovativa della Comunità Svizzera e del Circolo romano che, con coraggio ed abnegazione, ha portato avanti tutte le istanze e le necessità espresse dalle imprese e dai professionisti aderenti al Rome Swiss Network. Come Associazione della Piccola e Media Impresa Mediterranea – APIEUROMED abbiamo proposto ed evidenziato, con articoli e con eventi, la necessità di differenziare il ruolo del RSN nel contesto imprenditoriale regionale, interregionale e nazionale, a tutela e promozione degli aderenti, specie nel nuovo mercato euromediterraneo che sta nascendo e muovendo i primi passi, in un nuovo anno di sviluppo della struttura.

Il “Pontile Italia” è il reale sbocco marittimo della Svizzera e lo Swiss Network potrebbe essere il braccio operativo con cui l’economia elvetica può implementare sinergie e rapporti costruttivi con la UE ed i Paesi Membri.

Un ruolo che oltre agli eventi, alle informative ed alle comunicazioni vede una partecipazione nel rispetto della propria autonomia e indipendenza, con un apporto reale e globalizzato ovunque si risiede. Nel quadro normativo e legislativo nazionale è nato uno strumento che permette tutto ciò: il contratto di rete di impresa.

Cosa è il contratto di rete di impresa?

Rete di Impresa è un accordo, formalizzato in un “Contratto di Rete”, basato sulla collaborazione, lo scambio e l’aggregazione tra imprese e rappresenta un modello di business alternativo rispetto a quello individualistico e frammentato del nostro tessuto economico che punta sempre piu´ verso la globalizzazione.

Lo scopo principale delle Reti di Impresa è quello di raggiungere degli obiettivi comuni di incremento della capacità innovativa e per questo della competitività aziendale. La normativa prevede ampia autonomia contrattuale per adeguare gli obblighi giuridici agli scopi e agli obiettivi che le imprese “della rete” vogliono ottenere.

Sulla base di un programma comune, le imprese che aderiscono alla rete possono:
• Collaborare nell’ambito delle rispettive imprese;
• Scambiare know-how o prestazioni industriali, commerciali, tecnologiche;
• Esercitare in comune attività di impresa;

Le Reti possono ottenere il riconoscimento della soggettività giuridica.
La nuova mission, prevede nuovi spazio per:
– le imprese, innanzitutto, come reali protagoniste del cambiamento che oggi è arrivato ad un passaggio quasi obbligato, aggregandosi per competere.
– i professionisti esperti, sia delle reti, sia di competenze professionali “tradizionali” con propensione a evolvere verso le necessità delle reti.
– i non esperti o semplici interessati al tema, che vogliono inserirsi con gradualità in un settore che offre enormi possibilità di crescita professionale.

Importante, quindi, puntare sul numero, per ottenere la famosa “massa critica” che possa avere un peso proprio nei confronti di interlocutori, spesso istituzionali, che non danno risposte concrete alle esigenze delle singole imprese.

Occorre puntare sulla qualità, per essere interlocutori qualificati, per rispondere sia alle richieste di imprese evolute, sia alle richieste delle piccole e micro imprese, che spesso hanno idee e voglia di fare e voglia di orientarsi per crescere in un mercato euromediterraneo sempre più globalizzato e punto di raccordo Nord/Sud – Est/Ovest.

Puntare sulla creazione di reti di esperti professionisti nelle diverse aree professionali e geografiche d’Italia, specializzati per settore e competenza professionale.

Il tutto, supportato da un SOSTEGNO INFORMATIVO/FORMATIVO, finalizzato sugli obiettivi sinora esposti, da un lato, e sulla valorizzazione dell’innovazione e dei brevetti che la Svizzera produce e di cui l’Europa, con una economia stanca, ha bisogno per riprendere slancio.

L’APIEUROMED è convinta di questa strategia di sviluppo del “Made in Italy Swiss” in un mercato effervescente e in evoluzione come quello euromediterraneo.

Il contratto di rete d’impresa RSN potrebbe rappresentare una risposta imprenditoriale veloce, reale, concreta e, contemporaneamente, ricettiva e sintonizzata con i veloci rapporti domanda/offerta espressi dalle nuove conoscenze e tecnologie.
Nei prossimi interventi tenteremo di approfondire il tema con coloro che già vi operano.

Fabiana Traversi