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Al Teatro Studio di Scandicci, due serate, martedì 17 e mercoledì 18 febbraio, per lo spettacolo: L’ultimo viaggio. La verità di Enrico Filippini.

Drammaturgia di Giuliano Compagno e Concita Filippini con Marco Solari, Xhilda Lapardhaja, Alessandra Vanzi; regia di Marco Solari.
filipponi

«L’ultimo viaggio. La verità di Enrico Filippini» è una messa in scena, liberamente ispirata all’opera e alla vita di Enrico Filippini e tratta dagli appunti di Concita Filippini, ci racconta il commiato da Enrico Filippini, scrittore, germanista, traduttore e giornalista di punta delle pagine culturali di «Repubblica» dalla prospettiva di sua figlia Concita.

Nella stanza di una clinica, in penombra, un padre e una figlia si abbracciano e iniziano a raccontarsi pezzi di vita. Nessuna tristezza aleggia in quel luogo da dove, entrambi lo sanno, lui non uscirà più. Sono i giorni della memoria e della leggerezza, ritmati da visite continue al capezzale di un raffinato intellettuale svizzero-italiano. Il loro dialogo viene ogni tanto interrotto o ritmato da una voce letteraria che racconta immagini e pensieri di un tempo trascorso. Lui è Enrico Filippini, 55 anni, scrittore, germanista, traduttore, giornalista che ha saputo illustrare come nessuno il giornalismo culturale italiano. Lei è Concita Filippini, che dopo anni si ritrova accanto al padre, tanto cercato e amato. E per lui, in quei giorni, sarà persino bello ripercorrere le orme di ragazzo, rivedere scorci di vita vissuta, ricordare una società per la quale “Cultura” suonava come una parola importante, forse la più importante di tutte.

Nel testo, accenni alla nostra storia culturale, a Feltrinelli, a Repubblica, al Ticino, alla letteratura… ed a quella mondanità che Filippini visse e un po’ soffrì all’epoca sua, tant’era lontano dal conformismo, dall’ideologia e dalle due cose mischiate insieme.

Enrico Filippini, cittadino ticinese, tuttora il più grande giornalista culturale che abbia mai scritto su un quotidiano italiano (la Repubblica) e di un redattore che contribuì al grande cambiamento editoriale ed al successo di Feltrinelli negli anni ’60 e ’70. Enrico Filippini aveva cultura, classe, stile di scrittura, fascino, e parlava da pari a pari con chiunque. Nessuno lo avrebbe mai superato.

«Die letzte Reise. Die Wahrheit von Enrico Filippini» ist eine Inszenierung, welche den Abschied des Schriftstellers, Germanisten und Journalisten der Tageszeitung «Repubblica», Enrico Filippini, nachempfindet – aus der Sicht seiner Tochter Concita. Eine Stimme erzählt von den letzten Tagen und Nächten, welche sie an seiner Seite verbracht hat und während denen sie die Motive einer entfernten und intensiven Liebe wiederentdeckt – ohne Schuld oder Bedauern. Das Stück durchläuft das Leben und das Universum des Tessiner Intellektuellen rückwärts und beschäftigt sich mit dem Journalismus, der Universität, den Schriftstellerfreunden, den Übersetzungen von Frisch, Grass und Dürrenmatt sowie mit seinem nie beendeten Roman. Wir erfahren von seiner Geschichte, seiner Jugendliebe, der Geburt von Concita, der Zusammenarbeit mit Feltrinelli, der Gründung der Gruppe 63, der Freundschaft mit Philosophen, Schriftstellern und Journalisten sowie der Gründung der Zeitung «Repubblica».

ARTTRANSIT: scambio culturale, Milano-Ascona-Zurigo