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Dopo la strage di Parigi, la sanità italiana sarebbe pronta a rispondere a un impatto così devastante? In molti si sono fatti questa domanda e l’intervista di quotidianosanità al presidente della Società italiana di medicina d’emergenza ci dice: “Sì siamo pronti”.
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L’emergenza di Pronto Soccorso dovrebbe trattare solo casi particolarmente gravi, invece accoglie ogni anno 24 milioni di italiani. Una mole enorme di pazienti che ha messo e continua a mettere a dura prova la tenuta e la capacità di offrire un servizio all’altezza della situazione. L’unico vero rischio sono i continui tagli ai posti letto ed al personale.

Il sistema italiano è già pronto a far fronte a emergenze sanitarie con la presenza di un numero elevato di feriti e persone da soccorrere e ciò a prescindere dalla natura dell’evento scatenante essendo i reparti d’urgenza già la vera trincea del sistema sanitario italiano.

Ogni ospedale italiano ha già predisposto il ‘Piano Emergenza Interno Massiccio Afflusso Feriti’ (Peimaf) che consente di attivare al massimo in un’ora strutture e uomini per potere, nel giro di poche ore, gestire l’afflusso contemporaneo di centinaia di feriti.