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La legge n.71/2017, pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore il 18 giugno 2017, introduce nel nostro ordinamento “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”.

Scopo della legge è quello di porre un freno alle dilaganti forme, attuate per via telematica a danno di minorenni, di “pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali nonché diffusione dei contenuti aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore allo scopo intenzionale e predominante di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”.

“La legge 71/2017 si presenta con un approccio inclusivo ed invita diversi soggetti a sviluppare una progettualità volta alla prevenzione ed al contrasto del cyberbullismo, secondo una prospettiva di intervento educativo e mai punitivo”.

Nelle “Linee di orientamento”, redatte ad ottobre, si legge che “il dettato normativo attribuisce …ad una pluralità di soggetti compiti e responsabilità ben precisi, ribadendo il ruolo centrale della Scuola che è chiamata a realizzare azioni …che includano “la formazione del personale, la partecipazione di un proprio referente per ogni autonomia scolastica, la promozione di un ruolo attivo degli studenti, nonché degli ex studenti che abbiano già operato all’interno dell’istituto scolastico in attività di peer education, la previsione di misure di sostegno e di rieducazione dei minori coinvolti”.

Sarà la Scuola, luogo per eccellenza della formazione, già chiamata a confrontarsi con le realtà degli adolescenti, quindi, a favorire l’apprendimento dell’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole ed a responsabilizzare gli allievi attraverso un utilizzo critico e consapevole dei social media e dei social network, maturando la consapevolezza della pericolosità che Internet può acquistare se utilizzata in modo inopportuno e superficiale.