“L’Istituto Svizzero presenta “Chaussures italiennes”, la prima mostra personale in Italia dell’artista Sylvie Fleury”.
La mostra si è inaugurata il 29 marzo; “l’approccio di Fleury consiste in un’iniziale rappresentazione di una forma caratteristica che viene successivamente arricchita, ingrandita e sviluppata attraverso l’uso di diversi media”.
”Le opere di Sylvie Fleury re-inventano costantemente le nostre relazioni con le opere d’arte sfruttando un intelligente senso della messa in scena”.
”Smorzando i confini tra arte e moda l’artista vuole sottolineare le differenza tra il mondo dell’arte e quello della moda”.
“In tal senso, i lavori di Fleury non sono un’appropriazione ma piuttosto una personalizzazione, nel senso che viene aggiunto qualcosa: “[…] oggigiorno il readymade è diventato un’opzione veramente aperta per gli artisti. Ci sono così tanti modi diversi per creare un readymade”, dice l’artista.
Il titolo della mostra, “Chaussures italiennes”, è connesso, seppur non limitato, a un importante lavoro intitolato “Retrospective”: si tratta di una scarpiera nella quale l’artista ha inserito le sue scarpe con tacco alto più stravaganti, indossate durante i vernissage e le sue performance riepilogando, in parte, l’idea alla base della mostra.”
La sua personale sarà visitabile fino al 30 giugno 2019, negli ambienti dell’Istituto Svizzero di Roma si potranno ammirare opere realizzate per la mostra esposte a fianco ad alcuni dei suoi lavori più rappresentativi tra cui l’opera “Miracle”, installata a Villa Maraini nel 2016.
Sylvie Fleury è nata nel 1961 a Ginevra, dove vive e lavora. Ha tenuto mostre personali presso istituzioni artistiche internazionali a partire dai primi anni ’90, ha partecipato a numerose mostre collettive in varie parti del tutto mondo ed ha ricevuto, nel 2018, il prestigioso Gran Premio svizzero d’arte / Prix Meret Oppenheim 2018. (Fonte: Istituto Svizzero)