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L’associazione culturale La Serpara propone un nuovo evento di promozione del giardino di sculture di Paul Wiedmer con la presentazione del nuovo artista invitato a realizzare un’opera per il giardino nel 2019: Davide Dormino.

L’artista è stato invitato a realizzare una nuova opera nel giardino declinando la sua poetica in relazione al contesto peculiare della Serpara. Un luogo già connotato in maniera profonda dall’intervento artistico, con la presenza di più di trenta artisti di diverse nazionalità, in cui l’intreccio tra arte e natura è fondato su un interscambio profondo e costante. In questo senso, l’intervento di Dormino tenderà a costruire un punto di contatto tra cielo e terra, un tentativo che riassume la sua continua ricerca di definire, attraverso la scultura, il disvelamento di potenzialità dell’immaginazione e del coraggio, di osare oltre ciò che sembra apparentemente immaginabile.

Poltergeist, progetto in via di realizzazione al giardino, sarà oggetto dell’evento del 28 Aprile con una mostra di disegni e studi dell’artista e di un talk con Marco Trulli dal titolo Monumenti all’immaginazione.

Poltergeist. Appunti e studi per una scultura a La Serpara consta di una serie di disegni e bozzetti che l’artista ha realizzato per definire la realizzazione della scultura e si interroga sull’utilizzo della forma del chiodo, ricorrente nella sua poetica, come elemento modulare disposto in maniera verticale, secondo un vettore ascendente che sfida la forza di gravità e che si manifesta come un effetto anomalo e improvviso, proprio come in una sorta di effetto Poltergeist.

Durante il talk Monumenti all’immaginazione l’artista, in dialogo con Marco Trulli ripercorrerà alcuni dei suoi lavori più rappresentativi, con l’obiettivo di articolare una riflessione sulle sue modalità di lavoro, sulla scultura come ad una forma di ricostruzione di immaginari, prospettive e connessioni tra il visibile e l’invisibile, costruendo nuovi paesaggi del possibile e del pensabile.

L’opera verrà inaugurata l’8 e 9 Giugno 2019. (Fonte: associazione culturale La Serpara)

Photo: La Serpara