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Il 12 dicembre 2019 le processioni della Settimana Santa di Mendrisio sono state inserite nel patrimonio dell’Unesco come tradizione immateriale.

Il consigliere federale Ignazio Cassis ha tenuto un discorso in occasione dei festeggiamenti ha sottolineato che con questo evento si festeggia “al contempo un traguardo ed un record. Il traguardo è l’entrata come tradizione immateriale nel patrimonio Unesco delle processioni della Settimana Santa. Il record è la tripletta del Canton Ticino, che con tre patrimoni Unesco – oltre alle Processioni il Monte San Giorgio e i castelli di Bellinzona – è in testa alla classifica nazionale! (…) Per la Svizzera le processioni sono la quarta iscrizione nel patrimonio immateriale, dopo la Fête des vignerons (2016), il carnevale di Basilea (2017) e la gestione delle valanghe (2018). Ma non è tutto: abbiamo all’attivo anche due candidature collettive andate a buon fine: l’anno scorso abbiamo ottenuto assieme ad altri 7 Paesi europei il label Unesco per l’arte dei muretti a secco. E pochi giorni fa, assieme alle processioni, è diventato patrimonio immateriale anche l’alpinismo, una candidatura portata avanti da Svizzera, Francia e Italia.

Muretti, montagne, vendemmia, maschere, processioni. Non sono fattori secondari, ma tratti distintivi della nostra cultura e della nostra identità. Sono, per l’appunto, veri e propri patrimoni che meritano di essere riconosciuti come tali, in primo luogo da noi stessi, e poi dalla comunità internazionale. Le processioni sono anche un impressionante esempio di dialogo tra generazioni: da un lato perché coinvolgono persone di ogni ambito e età, dall’altro perché la tradizione si tramanda nelle famiglie attraverso i secoli.

È proprio gestendo questo mix culturale che la Svizzera ha sviluppato, nel corso dei secoli, l’arte del dialogo e del compromesso, ritagliandosi quel ruolo di «costruttrice di ponti» tanto apprezzato a livello internazionale. È esattamente con questo spirito che la Svizzera ha raggiunto l’Unesco 70 anni fa, il 28 gennaio 1949″.

Nel suo messaggio al Parlamento, il Consiglio federale invitava ad aderire nell’intento di «collaborer aux efforts entrepris en vue de rapprocher les peuples et de les amener à se parler un autre langage que celui de la peur, de la haine ou de la force». “Era da poco terminata la seconda guerra mondiale, ed il mondo, distrutto da tanti orrori, iniziava per la seconda volta a costruire un nuovo ordine internazionale: il multilateralismo.

Settant’anni più tardi, l’Unesco ha alle spalle successi importanti progetti che la Svizzera sostiene nell’ambito della protezione del patrimonio culturale, della libertà di espressione, dell’accesso all’educazione o ancora della gestione dell’acqua. L’Unesco è quindi al contempo uno strumento di protezione dei nostri patrimoni più cari e di promozione del patrimonio più prezioso in assoluto: la pace”.

Le processioni religiose di Mendrisio si svolgono ogni anno Giovedì e Venerdì santo attirando sempre un folto pubblico. La processione del giovedì è dedicata alla rappresentazione della Passione e della Via Crucis, messe in scena da circa 270 figuranti. La processione del venerdì è invece più austera e solenne: oltre settecento cittadini, adulti e bambini, sfilano portando in processione vari oggetti cerimoniali.

Il dossier di candidatura delle Processioni della Settimana Santa di Mendrisio è stato ufficialmente depositato il 27 marzo 2018 oggi presso l’Unesco. Il dossier di candidatura è stato elaborato dall’Ufficio federale della cultura (UFC) insieme alla Fondazione Processioni Storiche di Mendrisio. Fonte: admin.ch