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L’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) ha registrato l’Huile de noix vaudoise come denominazione d’origine protetta (DOP). La protezione di questa denominazione permetterà di tutelarne la buona reputazione e l’eccellente qualità.

L’Huile de noix vaudoise è pressato a caldo, secondo il metodo artigianale tradizionale della torrefazione, che risale probabilmente a prima del XVI secolo. Prima della torrefazione, vengono svolte diverse fasi che richiedono una determinata competenza, in particolare la raccolta ed il trattamento delle noci, l’essiccazione e lo stoccaggio nonché la frantumazione e la triturazione dei gherigli.

La diffusione del noce nella regione dei Tre Laghi e del Lago Lemano risale all’epoca romana, lungo i grandi assi viari dei Romani. Nell’VIII secolo Carlo Magno ordina di piantare degli alberi di noce nel suo regno. E l’espansione continua sotto i Savoiardi. Lo sviluppo dei frantoi in terra vodese è legato a quello dei mulini che permettevano, il più delle volte, un’attività supplementare attrezzandosi anche come frantoi.

Il registro svizzero contiene 40 registrazioni: 23 denominazioni d’origine protette (DOP) e 17 indicazioni geografiche protette (IGP): attraverso la protezione di determinate denominazioni di prodotti agricoli si vuole tutelare i consumatori contro eventuali contraffazioni e ostacolare l’uso di tali denominazioni da parte di concorrenti sleali, a tutto vantaggio dell’agricoltura.

Il Registro delle denominazioni di origine (DOP) e delle indicazioni geografiche (IGP) consente di tutelare i nomi geografici e tradizionali che designano prodotti agricoli (ad eccezione del vino) la cui qualità e le cui caratteristiche principali sono determinate dalla loro origine. Fonte: admin.ch
photo: pixabay