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«Un più per la pace» è lo slogan della candidatura svizzera ad un seggio in seno al Consiglio di sicurezza per il periodo 2023-2024. Lo ha annunciato il 26 giugno 2020 il consigliere federale Ignazio Cassis in occasione del 75° anniversario della firma della Carta delle Nazioni Unite.

«UN PIÙ PER LA PACE» (A PLUS FOR PEACE) sarà lo slogan che riassume il valore aggiunto che la Svizzera porterà al Consiglio di sicurezza. «Vogliamo mettere a disposizione delle Nazioni Unite e del Consiglio di sicurezza la nostra pluriennale esperienza nei buoni uffici e la capacità di trovare compromessi, due elementi che fanno parte del DNA svizzero», ha dichiarato il consigliere federale Cassis, certo che il seggio in seno al Consiglio di sicurezza permetterà alla Confederazzione di difendere i suoi interessi e contribuirà a realizzare gli obiettivi di politica estera.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite nasce esattamente 75 anni fa a San Francisco, dove i rappresentanti di 50 Paesi, dopo due mesi di dibattiti, firmano la Carta. «Si tratta di un documento fondato sui valori della pace e della sicurezza, che sono anche valori propri alla Svizzera», ha affermato il consigliere federale Cassis, che ha voluto celebrare l’anniversario attraverso una creazione di Saype, un artista che vive a Bulle ed è conosciuto per le sue opere monumentali ed effimere. «World in Progress» è un affresco di 6000 m² realizzato con una vernice ecologica composta essenzialmente di gesso e carbone. L’opera evoca la costruzione collettiva del futuro.

La costruzione di un avvenire comune è anche il tema che le Nazioni Unite hanno scelto, nel quadro del loro 75° anniversario, per lanciare un dialogo globale intitolato «Il futuro che vogliamo, le Nazioni Unite di cui abbiamo bisogno». Questo dialogo con le popolazioni affronta la questione delle trasformazioni messe in atto dall’ONU per adattarsi a un mondo che sta cambiando ad una velocità senza precedenti nella storia dell’umanità.

«La Svizzera appoggia le riforme in corso, che renderanno l’ONU adatta ad affrontare il XXI secolo», ha dichiarato Ignazio Cassis. Il consigliere federale ha inoltre tenuto a sottolineare che un’organizzazione delle Nazioni Unite forte e efficace è nell’interesse della Confederazione, che dipende da un ordine mondiale fondato sul diritto e non sulla legge del più forte. Fonte: admin.ch
photo: pixbay