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Questo faro si trova in Sardegna. Prende il nome da un isolotto situato sulla costa dell’Isola di Sant’Antioco, nel canale che separa quest’ultima dall’Isola di San Pietro.

L’isolotto, poco elevato rispetto alla superficie del mare, rappresentava in passato un notevole pericolo per la navigazione e causò nel tempo molti naufragi. Il suo nome allude proprio alle numerose barche affondate nei pressi, oltre che alle tante asperità rocciose che, emergendo dal mare, assomigliano ai denti di un mostro. Proprio per questo vi fu costruito un faro nel 1935.

Nella letteratura viene descritto così:
«Vidi un grande scoglio, circondato da altri più piccoli, dei quali emergevano dall’acqua solo le punte. Aguzze e pericolose. Le onde spinte dal maestrale si schiantavano contro le rocce, arrivando a bagnare con i loro spruzzi il faro che si ergeva nel punto più alto. L’origine del nome era evidente: sembrava la dentatura di un mostro marino» (Massimo Carlotto, Romanzo “Il Mistero di Mangiabarche” 1997).

La luce dello Scoglio di Mangiabarche, per la sua portata (11 Miglia) e altezza sul livello del mare (12 metri) è classificata solamente come “Fanale” (e NON Faro) ed è caratterizzata da 1 LAMPO BIANCO ogni 5 secondi.

Fonte: Cieli sereni – PG