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Pubblicati i risultati del progetto Hydro-CH2018 «Basi idrologiche connesse ai cambiamenti climatici». L’ampia ricerca è stata svolta sotto l’egida dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) nel quadro del National Centre for Climate Services della Confederazione (NCCS) e mostra come il cambiamento climatico comporterà una modifica nella gestione delle risorse idriche.

Al centro del progetto di ricerca Hydro-CH2018 promosso dal NCCS lo studio di come incide il cambiamento climatico sulla situazione idrica della Svizzera: le ripercussioni del cambiamento climatico sono ben più ampie di quanto ipotizzato finora. I risultati del progetto Hydro-CH2018, sono stati pubblicati il 16 marzo 2021.

Senza misure di protezione del clima, le portate dei fiumi aumenteranno verso la fine del secolo in media del 30%, mentre in estate scenderanno del 40% rispetto a quelle odierne. La temperatura di fiumi e ruscelli salirà in estate di circa 5,5 °C. Adottando misure di protezione del clima, come previste ad esempio nella legge sul CO2 modificata, i cambiamenti saranno più moderati, ma comunque incisivi. Gli scenari idrologici Hydro-CH2018 si basano sugli scenari climatici svizzeri CH2018. In inverno le precipitazioni aumenteranno. Le piogge saranno più frequenti delle nevicate, in seguito all’innalzarsi del limite delle nevicate. Le estati saranno più asciutte e calde, mentre i ghiacciai continueranno a sciogliersi. Il calo della neve e del ghiaccio dei ghiacciai ridurrà anche le riserve d’acqua estive e modificherà il bilancio idrico. Queste modifiche interessano anche le centrali idroelettriche e la produzione di elettricità.
Le estati del futuro saranno più asciutte e calde. Gli scenari idrologici mostrano che in estate l’acqua scarseggerà soprattutto nell’agricoltura. Nelle zone a forte sfruttamento agricolo l’acqua può scarseggiare durante il periodo di crescita delle piante, al contempo, vi sarà meno acqua sia nel suolo che nei corsi e specchi d’acqua.

Dai risultati di Hydro-CH2018 emerge anche un aumento di pericoli naturali quali le inondazioni e le frane. Le precipitazioni saranno più intense e le inondazioni più frequenti. In alta montagna si scioglieranno i ghiacciai e si scongelerà il permafrost rendendo meno stabili i versanti più ripidi delle montagne, come pure le costruzioni a quote elevate.

Il cambiamento climatico riscalderà ulteriormente le acque. La biodiversità è minacciata poiché l’acqua sempre più calda e il prosciugamento più frequente dei corsi d’acqua di piccole dimensioni nuocciono a diversi organismi nelle e lungo le acque.

Lo studio mostra come un ambiente acquatico con un’impronta seminaturale reagisce meglio al cambiamento climatico e può fungere da spazio vitale. È pertanto importante proteggere le acque dall’inquinamento, dallo sfruttamento eccessivo e ricondurle a uno stato seminaturale.

I risultati del progetto «Basi idrologiche connesse ai cambiamenti climatici» mostrano un marcato cambiamento del bilancio idrico ed evidenziano le diverse possibilità di adattamento esistenti. Quanto emerso corrisponde alla strategia di adattamento al cambiamento climatico adottata dalla Confederazione del 2012, che ha l’obiettivo di consentire all’ambiente, all’economia e alla società in Svizzera di adattarsi al cambiamento climatico.

Oltre all’adozione di misure di adattamento, per la Svizzera rimane cruciale promuovere misure supplementari volte a ridurre le emissioni di gas serra e quindi a frenare il riscaldamento climatico.

fonte: bafu.admin.ch
photo: pixabay