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L’Archivio svizzero di letteratura ha acquisito il lascito letterario dell’autore ticinese Plinio Martini (1923–1979) dalla sua famiglia. Avendo contribuito al rinnovo della narrativa, la sua opera è di grande rilievo per la Svizzera di lingua italiana. Il lascito, che potrà essere consultato a partire dal 2023, comprende tutta la sua produzione letteraria, dalle prime poesie degli anni Cinquanta fino alle opere postume.

L’Archivio svizzero di letteratura (ASL) della Biblioteca nazionale svizzera (BN) ha potuto acquisire dalla famiglia Martini il lascito letterario di Plinio Martini (1923–1979), autore originario della Valle Maggia (TI). Il lascito comprende tutta la sua opera, dalle prime poesie degli anni Cinquanta fino agli scritti postumi. Le diverse versioni dei suoi romanzi, poesie, racconti, saggi e sceneggiature aprono nuovi orizzonti per lo studio dell’autore ticinese, e l’acquisizione da parte dell’ASL permette di catalogare il lascito e ottenere nuove informazioni sulla sua vita e opera, integrando e approfondendo i lavori di ricerca già svolti. Il lascito sarà reso accessibile in occasione del centenario della nascita di Plinio Martini nel 2023.

Plinio Martini è un autore conosciuto ben oltre i confini della Svizzera italiana. Con i suoi romanzi e racconti neorealisti è riuscito a dar voce al mondo delle valli ticinesi e alle fatiche quotidiane dei suoi abitanti. Il suo approccio stilistico innovativo e la sua autenticità intrisa di cultura popolare hanno contribuito notevolmente al rinnovo della narrativa nella Svizzera di lingua italiana.

Oltre ad approfondire l’opera letteraria dell’autore, il lascito permette anche di conoscere meglio Plinio Martini come personaggio pubblico. Questi ebbe infatti un ruolo attivo in diverse associazioni regionali ed espresse posizioni critiche nei confronti dello sviluppo paesaggistico delle valli ticinesi, contribuendo a una discussione su un tema ancora molto attuale.

fonte: Biblioteca nazionale svizzera