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Il 13 maggio la Svizzera esaurisce le sue risorse per l’anno 2022 poiché utilizza 4,4 volte tanto la propria biocapacità.

Il consumo di risorse del Pianeta prosegue ad un ritmo sempre eccessivo. Per quello che riguarda le risorse necessarie alla vita delle comunità il futuro non è mai stato così prevedibile. Sappiamo che le persone avranno bisogno di mangiare e dormire. Vorranno anche spostarsi, sentirsi sicuri e svagarsi. Inoltre, è evidente che vivremo in un mondo influenzato dai cambiamenti climatici e dalla scarsità di risorse. Questo è vero in ogni scenario immaginabile. La sicurezza delle risorse sta diventando un parametro centrale della forza economica.

Sappiamo già che in futuro dovremo vivere in mondo senza combustibile fossile e che la transizione a fonti energetiche sostenibile dovrebbe avvenire in tempi brevi: una rapida transizione energetica potrebbe ricompensarci con eventi climatici meno estremi e un approvvigionamento delle risorse più sicuro e solido mentre, un abbandono troppo lento dell’energia fossile aumenterebbe il rischio di trovarsi con risorse e beni irreperibili e con conseguenti tensioni globali e disordini politici.
I Paesi che ritardano la propria transizione energetica e delle risorse si espongono a rischi sempre più grandi e imprevedibili, le città, le aziende o i paesi che non si preparano per il prossimo futuro saranno in gran parte svantaggiati.
L’Impronta Ecologica è tra gli indicatori più completi ad oggi disponibili per la contabilità delle risorse biologiche. Somma la domanda di risorse – cibo, legname, fibre, sequestro del carbonio e sistemazione delle infrastrutture – che competono per le aree biologicamente produttive.

Dall’inizio degli anni ’70, l’umanità è in deficit ecologico. Il deficit ecologico non solo significa che stiamo consumando gli “interessi” annuali del nostro capitale naturale, ma che lo stiamo anche esaurendo prendendo risorse dal futuro per pagare quelle del presente.
Il Global Footprint Network è una organizzazione internazionale per la sostenibilità che aiuta il mondo a gestire meglio le proprie risorse naturali e a rispondere ai cambiamenti climatici.

Molti Paesi esauriranno le loro risorse nel mese di maggio; secondo il Global Footprint Network la Svizzera, dimostrando di essere ancora lontana dallo sviluppare strategie per far fronte al prevedibile cambiamento climatico e alla scarsità di risorse, per sostenere il suo consumo utilizzerà circa 4 Svizzere e mezza nel 2022, e l’ Italia, che esaurirà le sue risorse il 15 maggio, sfrutterà 5,3 Italie per giungere alla fine dell’anno.

Fonte: Global Footprint Network
Foto: pixabay